12 settembre, 2008

Grande Traversata del Biellese: descrizione itinerario

Chercheggio, alpeggio in territorio di Camandona


Per chi vuole veramente fare la GTB abbiamo riportato, qui sotto, la Descrizione dell'itinerario per ogni Giorno e Tappa (tratte dal sito di ATL Biella : qui
I Giorni sono numerati da 1 a 15, le Tappe dalla 1 alla 57.
Questa Descrizione è molto utile durante il cammino, vi consigliamo di stamparla e portare con voi le pagine delle Tappe che percorrete.
E' anche molto utile una cartina dettagliata del Biellese, scala 1:25000. 

 
Qui a lato gli altri "post" riportano qualche nostra nota e l'elenco delle quindici giornate canoniche con un po' di fotografie che cercano di dare un'idea sia dei luoghi sia delle sensazioni che la GTB offre a chi la percorre.
Se la farete tutta, scoprirete che la GTB ha un'anima generosa e un respiro possente. Ne uscirete allenati e ricchi di una bella esperienza.
Gianni e Barbara.



L'Itinerario della GTB

Un itinerario di 57 tappe percorribili in 15 giornate, che può essere frazionato in "piccoli viaggi": dall'escursione giornaliera per i meno allenati al trekking di tre giorni per i più esperti.
La Grande Traversata del Biellese (GtB) è un percorso inconsueto nel panorama dei grandi trekking italiani. Si tratta infatti di un lungo itinerario ad anello che si svolge in gran parte a quote moderate o in pianura, ben segnalato e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. L'intero percorso può essere completato in 15 giornate consecutive, pernottando nei B&B, negli alberghi e nelle aziende agrituristiche che si incontrano lungo il tracciato. Altrimenti può essere frazionato in tratti che possono essere percorsi in uno o più giorni e scelti in funzione del tempo a disposizione e dell'allenamento.
Le caratteristiche del percorso :
La GtB è stata ideata dalla Provincia di Biella nel 1996, raccordando in un unico itinerario sentieri e strade carrozzabili che collegano la maggior parte delle attrattive naturalistiche, storiche, devozionali presenti sul territorio. Nel 1998 è stata posata la segnaletica sull'intero percorso di 234 km, creando uno dei più lunghi trekking dotati di segnaletica in Italia. La gran parte del percorso si svolge su sentieri, carrarecce e strade carrozzabili con fondo naturale. Alcuni tratti di raccordo devono essere percorsi su strade asfaltate, che tuttavia dato lo scarso traffico non presentano particolari pericoli per i pedoni. La GtB è stata progettata come trekking a piedi, per cui quasi tutte le tappe presentano tratti non ciclabili. I cicloescursionisti più allenati e preparati tecnicamente possono percorrere in mountain bike la gran parte del tratto collinare, da Donato a Crevacuore, mentre sconsigliamo a chiunque di affrontare il tratto montano, che spesso percorre sentieri sconnessi, o elevate pendenze.
La segnaletica :
L'itinerario è riconoscibile soprattutto grazie a un geniale segnavia in lamiera gialla, installato su paletti di legno con il logo GtB, oppure inchiodato sui muri o su altri supporti in prossimità dei bivi. Si tenga presente che i segnavia sono generalmente installati in corrispondenza dei bivi, nella parte interna della curva. Questa regola si rivela preziosa nei numerosi casi in cui presso il bivio si trova un solo segnavia.
Le tappe :
Il percorso è stato frazionato in 57 brevi tappe, con lunghezza da 1 a 8 km, il cui tempo di percorrenza va da 20' a 3 ore; i punti di partenza e di arrivo sono stati scelti in località in cui è possibile arrivare con i mezzi pubblici, o almeno parcheggiare l'auto. Presso i punti di partenza e di arrivo di ogni tappa sono stati installati pannelli informativi che descrivono il tracciato, con una breve descrizione e un estratto della mappa del percorso. Nelle descrizioni riportate nella seconda parte di questa guida le tappe sono state accorpate in "tratte" percorribili in una giornata. Nella scheda tecnica di ogni tratta sono riportati i numeri delle tappe corrispondenti, i cui punti di partenza sono riportati sulle mappe della Provincia.
Come muoversi:
Se progettate un'escursione di uno o più giorni lungo la GtB vi consigliamo di partire dal capoluogo utilizzando l'autobus, e di scegliere il punto di partenza e di arrivo dell'itinerario in funzione della disponibilità e degli orari del servAizio pubblico, che potete consultare sul sito http://www.atapspa.it . In alternativa potete ripercorrere la strada dell'andata, ma vi consigliamo di consultare le ottime mappe escursionistiche per costruirvi percorsi "ad anello".
Quando andare:
L'intero itinerario si svolge a quote medio-basse, per cui è percorribile per la maggior parte dell'anno. La quota massima viene raggiunta lungo il Tracciolino , nell'ultima tappa, ed è pari a circa 1250 m. Il resto del percorso si svolge per la maggior parte a quote inferiori ai 1000 m anche nel tratto montano.I periodi migliori per coprire l'intero percorso sono tra aprile e giugno, quando nel tratto montano si possono ammirare straordinarie fioriture di narcisi e rododendri, e tra settembre e ottobre, quando l'autunno colora i boschi e si possono raccogliere le castagne. Se invece si decide di frazionare l'itinerario, il tratto montano, più fresco e ombreggiato, è percorribile anche nei periodi più caldi, tra luglio e agosto; il tratto di collina e pianura può essere affrontato anche nelle belle giornate d'inverno senza particolari problemi.
L'equipaggiamento:
Consigliamo un'attrezzatura da escursionismo leggero, con scarponcini da trekking, e nelle tappe più impegnative dei tratti montani suggeriamo l'uso dei bastoncini telescopici, che alleggeriscono il carico sulle ginocchia e sulle gambe. La disponibilità di acqua è in genere buona, mentre nei tratti montani non è detto che si trovi un posto tappa dove pranzare, per cui consigliamo di verificare prima della partenza l'opportunità di rifornirsi di provviste.

1. Oropa - Graglia
2. Graglia - Torrazzo
3. Torrazzo - Viverone
4. Viverone - Cerrione
5. Cerrione - Mongrando
6. Mongrando - Pollone
7. Pollone - Zumaglia
8. Zumaglia - Cerreto
9. Cerreto - Castellengo
10. Castellengo-Brusnengo
11. Brusnengo-Crevacuore
12. Crevacuore - Coggiola
13. Coggiola-Piane Veglio
14. Piane Veglio-Quittengo
15. Quittengo - Oropa


GIORNO 1. Dal Santuario di Oropa al Santuario di Graglia
Partenza: Santuario di Oropa (1150 m) Arrivo: Santuario di Graglia (810 m)
Tappe GtB: 1-3 Località intermedie: Chiavolino (760 m), Sordevolo (633 m) Lunghezza: 14,9 km Dislivello: 590 m in salita, 930 m in discesa Tempo di percorrenza: 6 ore Difficoltà: Escursionistica
Note: Il primo tratto della Grande Traversata del Biellese è piuttosto impegnativo per lunghezza e dislivello, ma la fatica è ripagata dalla visita ai due Santuari, le principali mete di pellegrinaggio della provincia, e dalla bellezza dei panorami che possiamo ammirare lungo il percorso.
Lasciandoci alle spalle il grandioso Santuario di Oropa, teniamo la sinistra del piazzale per imboccare il tracciato dell'antica tramvia Biella-Oropa, che percorriamo per un breve tratto fino ad arrivare alla statale. Dopo circa 1 km, in corrispondenza della Cappella di San Fermo, prendiamo l'evidente carrozzabile sulla destra. Saliamo nel bosco, costeggiamo i ruderi del vecchio stabilimento idroterapico per poi scendere nella valle del Rivo Oremo, camminando tra fitti boschi e pascoli.Arrivati nelle vicinanze di Chiavolino superiamo il torrente per salire sul versante opposto, tra pascoli e casolari, prima su strada forestale e poi su sentiero. Ricominciata la discesa, usciamo dal bosco per imboccare una bella carrareccia panoramica, che sbuca su una strada asfaltata che costeggia la suggestiva Chiesa di San Grato , da dove possiamo godere di una bella vista sulla pianura. Superata la chiesa, una mulattiera scende verso l'abitato di Sordevolo. Attraversato il paese e superato il torrente Elvo sull'antico Ponte Ambrosetti, saliamo sul versante opposto, tra bosco, cascinali e pascoli, per girare a sinistra in corrispondenza di una baita e percorrere un tratto in costa, lungo il quale i boschi si aprono regalandoci incantevoli panorami sulle colline biellesi e sul Santuario di Graglia , dove termina la tappa.

Tappa 1: Oropa - Chiavolino (Pollone)
Tappa 2: Chiavolino (Pollone) - Sordevolo
Tappa 3: Sordevolo - Santuario di Graglia

GTB Tappa 1: Oropa - Chiavolino (Pollone)

Area turistica: Valle dell'Elvo, Valle Oropa Comune: Pollone, Biella
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 18 min Lunghezza del percorso: 6.27 km Dislivello: 78 m. GTB Tappa 1: Oropa - Chiavolino (Pollone)
La tappa inizia in fondo al rettilineo che esce dal cancello del Santuario in corrispondenza della curva a gomito a destra. Si imbocca il sedime della vecchia tramvia Biella - Oropa e se ne percorre il tracciato, che si sviluppa parallelamente alla strada qualche metro a valle. Dopo un ponticello ci si immette sulla statale, che si percorre per 1 Km passando nella zona dei sette faggi. Nei pressi della cappella di S.Fermo si imbocca una pista a destra che attraversa un bosco in cui si alternano faggi e conifere. Si tocca l'ex stabilimento idroterapico, ridotto a un rudere, lo si costeggia seguendo il largo sentiero che entra più avanti nell'estesa pineta Mazzucchetti. Si escesu di un belvedere a valle della cascina Panatera, dove si lascia la pista per seguire una traccia di sentiero a destra. Si attraversa la pineta Botto entrando nel bacino dell'Oremo. Il sentiero prosegue tra le conifere. Fuori dall'abetaia la pista piega a sinistra verso una cascina, attraversando un pascolo prima ed un boschetto poi. Si procede poi a sinistra fino ad incontrare la strada asfaltata. La si segue fino al bivio proveniente da Pollone dove termina la tappa.


GTB Tappa 2: Chiavolino (Pollone) - Sordevolo

Area turistica: Valle dell'Elvo Comune: Occhieppo Superiore, Pollone, Sordevolo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 18 min Lunghezza del percorso: 4.19 km Dislivello: 236 m.

La tappa parte dal bivio sopra l'abitato di Chiavolino. Si procede a sinistra lasciando a destra la strada asfaltata interdetta al traffico motorizzato. Dopo poco si prende una stradina a fondo naturale che valica il torrente Oremo e sale fra pascoli e casolari sparsi. Ad un bivio si svolta ad angolo retto a destra, imboccando una ripida forestale che risale con diversi tornanti. Prima di un cancello, che sbarra la via si imbocca un sentiero a sinistra, che sale tra due muretti a secco. Si giunge ad un poggio sovrastato da un obelisco a forma piramidale. Si prosegue a sinistra costeggiando una recinzione. Si trascura il varco nella recinzione per salire ancora fino al di sopra della stessa. Si incontra sulla sinistra una traccia di sentiero che passa dietro la cascina fino ad incontrare un sentiero meglio tracciato che conduce al guado sul rio. In prossimità di un rudere pericolante si imbocca una deviazione a sinistra per poi riportarsi attraverso i prati sul sentiero che fronteggia il rudere. Il sentiero prosegue, lasciando alle spalle il bosco, verso sinistra fino a raggiungere una pista inghiaiata. Si scende lungo la pista fino ad incontrare la strada asfaltata che porta alla chiesa di S.Grato. Si passa di fronte alla chiesa e si imbocca un sentiero all'angolo sud ovest del prato che fronteggia la chiesa. Si incontra la strada asfaltata per lasciarla poco dopo imboccando un sentiero a sinistra che conduce all'abitato di Sordevolo, dove termina la tappa.


GTB Tappa 3: Sordevolo - Santuario di Graglia

Area turistica: Valle dell'Ingagna, Valle dell'Elvo Comune: Graglia, Muzzano, Sordevolo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 48 min Lunghezza del percorso: 4.44 km Dislivello: 278 m.

Si imbocca Via Bagneri, che si segue per intero fino alla mulattiera che conduce all'Elvo. Si attraversa il ponte Ambrosetti e si prosegue sulla bella mulattiera acciotolata che risale fino alla strada per Bagneri in località Castagneto. Si gira a sinistra, si procede per pochi metri fino ad imboccare sulla destra il sentiero stretto che sale fra la vegetazione. Si prosegue sempre a destra fino ad entrare nel bosco. A valle la vista si apre sui pascoli di alcuni cascinali. Ad un certo punto si svolta decisamente a sinistra, muovendosi ora in piano ora in leggera salita, fino ad uscire sui prati nei pressi di una cascina. Si passa davanti alla cascina e si prende un sentiero che sale in alto a destra verso una vicina cascina, trascurando la pista che sale dalla strada di Bagneri.Giunti alla cascina il sentiero si perde. Si attraversa un rio, si prosegue in falsopiano fino ad un tratto eroso. Si sale fra i castagni ponendo attenzione ai segnavia. Dove si attenua la pendenza si aggira un casolare isolato, si prosegue fra i castagni in salita. Giunti in cima al pendio si scorgono le baite di Casale Partidi, si attraversano e si prosegue poi su pista pianeggiante fino a Cascina Dairetti, circondata da imponenti ippocastani. Si continua sulla pista passando nei pressi del cimitero di Graglia Santuario e si prosegue fino a Borgata Campiglie, dove termina la tappa.


GIORNO 2. Dal Santuario di Graglia a Torrazzo

Partenza: Santuario di Graglia (810 m) Arrivo: Torrazzo (640 m)Tappe GtB: 4-7 Località intermedie: Netro (650 m), Donato (700 m), Scalveis (715 m) Lunghezza: 15,9 km Dislivello: 410 m in salita, 590 m in discesa Tempo di percorrenza: 6 ore Difficoltà: Escursionistica
Note: La prima parte del percorso è un susseguirsi di boschi e prati, intervallati da cascine e bei panorami sulla pianura. Superato Donato, il paesaggio cambia radicalmente, ed entriamo nei fitti boschi della Serra, la più lunga morena glaciale d'Europa.
Attraversata la borgata Campiglia, affrontiamo un bel tratto panoramico prima di entrare nel bosco, e dopo un ponticello sul Rio Ara proseguiamo su un bel sentiero che incrocia la strada asfaltata che conduce verso Netro. Dopo circa 1 km, prima di arrivare al paese imbocchiamo una ripida carrareccia che sale sulla destra, verso la Regione Canagge, e dopo un tratto in costa scendiamo lungo una strada asfaltata. Giriamo a destra in direzione di Ceresito, percorrendo uno stupendo tratto fra prati e cascine per poi rientrare nel bosco e attraversare il grazioso villaggio di Casale. Da qui imbocchiamo una ripida mulattiera in salita, fino a una strada prima asfaltata e poi sterrata, che conduce verso Donato. Usciti da Donato per via Martiri, percorriamo una bella strada acciottolata che scende verso la frazione Mulino, dove superiamo il torrente Viona ed entrare nel fitto bosco, attraversato da una carrareccia sconnessa che termina lungo la strada provinciale che collega Sala Biellese con Andrate.Dopo avere percorso un breve tratto verso sud, in corrispondenza del laghetto Cossavella giriamo a destra lungo la linea tagliafuoco, che abbandoniamo dopo qualche centinaio di metri per una carrareccia sulla sinistra. Procediamo per un paio di chilometri lungo il cordone morenico , fino ad arrivare a Torrazzo.

Tappa 4: Santuario di Graglia - Netro
Tappa 5: Netro - Donato
Tappa 6: Donato - Scalveis (Chiaverano)
Tappa 7: Scalveis (Chiaverano) - Torrazzo

GTB Tappa 4: Santuario di Graglia - Netro

Area turistica: Valle dell'Ingagna Comune: Graglia, Netro
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 3.72 km Dislivello: 10 m.

Si parte dalla frazione Campiglie appena a monte del Santuario di Graglia, nel punto in cui sul muro di una casa, un'insegna reca il nome della località. Si attraversa l'abitato ed in seguito anche la strada che sale alla Bossola. Oltre la piazzetta Borrione si continua ancora per un tratto su asfalto, poi si giunge all'ultima casa isolata della borgata con un caratteristico giardino naturale e si prosegue su sentiero. Attraversato il rio Ara, su un solido ponticello, si prosegue nel bel bosco in piano pervenendo ad una casa. In leggera discesa si giunge quindi ad una recinzione verde e poco dopo ad un bivio, da dove si procede a destra. Oltre il rio Strusa si esce dal bosco costeggiando un prato con alcune baite. Raggiunta la stradina asfaltata che sale da Netro la si segue verso sinistra in discesa. Si tocca un punto panoramico sulla diga dell'Ingagna e subito dopo si trova un'area pic - nic. Continuando in discesa si giunge all'incrocio con una pista che sale a destra verso il Truc Canagge. Qui termina la tappa. Continuando per un breve tratto in discesa si giunge a Netro in P.Za Vittorio Veneto.



GTB Tappa 5: Netro - Donato

Area turistica: Valle dell'Ingagna Comune: Donato, Netro
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore 12 min Lunghezza del percorso: 6.3 km Dislivello: 306 m. GTB Tappa 5: Netro - Donato
Si può partire da P.za Vittorio Veneto a Netro imboccando la pista per Bagno. Al primo bivio si segue la direzione per il Truc Canagge a sinistra, salendo in modo deciso. Quando la pendenza si attenua, si esce in una radura aggirando in piano la tenuta dell'agriturismo "Il Troll". Giunti all'incrocio con un'altra pista la si segue per pochi metri verso destra imboccando poi un nuovo sentiero nel bosco a sinistra. Si guada un rio e si affianca una baita ristrutturata. Si procede, sempre in piano, su pista passando accanto ad un bel gruppo di baite nel pascolo. Si mantiene la destra e si arriva in breve ad una stradina asfaltata. Si scende a sinistra per circa un chilometro passando attraverso bei prati con casolari sparsi. Ad un bivio si mantiene la destra per l'area pic - nic "Masserano" a monte di Ceresito. Poco prima dell'area pic - nic, ad un bivio si devia a sinistra per Cascina Poneira. Si incontrano alcuni cascinali, al termine del penultimo si segue a sinistra nel prato una traccia di sentiero che conduce ad un bosco. Si passa accanto ad una cappella, si procede in discesa verso un rio per poi risalire verso l'abitato di Casale.Si attraversa la piazza della chiesa e si svolta a destra in un sentiero incastonato fra le case. Si procede svoltando subito e sinistra e poi a destra sotto un voltone, poi subito e sinistra raggiungendo vicolo Magenta. Lo si segue a destra in una ripida salita. Si esce dalla borgata proseguendo diritto lungo un bel sentiero, che serpeggia ripido lungo la dorsale, incontrando alcune baite ed edifici ristrutturati. Quando la pendenza diminuisce si mantiene la sinistra passando a monte di una casa e raggiungendo una pista. Si procede in piano passando accanto ad una cappella, poi inizia la discesa. Ad un bivio si va a sinistra su asfalto verso la vicina area pic - nic "Masini". Si prende il sentiero che si incontra a sinistra prima di una cappelletta. La mulattiera cala ripida verso Donato, ad un bivio si tiene la sinistra mantenendo la direzione fino al paese, giungendo nei pressi di un lavatoio. Qui termina la tappa. Si procede su strada asfaltata, ad un bivio si segue a destra e poi a sinistra, fino al centro di Donato.



GTB Tappa 6: Donato - Scalveis (Chiaverano)

Area turistica: Valle dell'Ingagna Comune: Donato
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 42 min Lunghezza del percorso: 2.34 km Dislivello: 80 m.

Al centro di Donato si imbocca Via Martiri e la si percorre fino al bivio in fondo a destra, per la viuzza acciotolata che scende tra prati curati e scorci panoramici sulla Serra fino a fr. Mulino e al ponte sul Viona. Si attraversa il torrente e si fa ingresso in provincia di Torino, ad un bivio si procede costeggiando il torrente a sinistra, fino ad un bivio successivo dove ci si inoltra e destra nel bosco. Si sale nel bosco andando a sinistra ad un successivo incrocio. Camminando in leggera salita, si esce sulla strada provinciale che collega Sala con Andrate, dove termina la tappa.



GTB Tappa 7: Scalveis (Chiaverano) - Torrazzo

Area turistica: Zona della Serra Comune: Sala Biellese, Torrazzo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 3.57 km Dislivello: 15 m.

Da dove termina la tappa precedente sulla SP 480 si procede a sinistra verso Sala sulla strada asfaltata fino ad incontrare a destra uno slargo che conduce ad una pista taglia fuoco, costeggiando il laghetto "Cossavella". Si segue la pista per un breve tratto fino ad incontrare sulla sinistra un sentiero che conduce fin sulla pista del crinale di un antico cordone morenico. Si procede a sinistra in direzione Torrazzo, nel bosco misto di castagni e betulle, trascurando una serie di diramazioni laterali. Quando la pista comincia a scendere la vista si apre su di un coltivo. Si esce gradualmente dal bosco e si incontra sulla destra un rudere; si giunge quindi in una zona a prato con un capannone sullo sfondo. Nei pressi del capannone inizia la strada asfaltata a bassissima densità di traffico. Al primo bivio si svolta a destra, con una curva decisa in discesa. La tappa termina al successivo incrocio. Da qui si procede verso il paese svoltando a sinistra.


GIORNO 3. Da Torrazzo a Viverone

Partenza: Torrazzo (640 m) Arrivo: Viverone, Borgata Rolle (360 m) Tappe GtB: 8-10 Località intermedie: Magnano (540 m), Zimone (440 m) Lunghezza: 14,3 km Dislivello: 110 m in salita, 390 m in discesa Tempo di percorrenza: 4 ore 10' Difficoltà: Turistica
Note: Proseguendo la traversata della morena della Serra, tocchiamo l'interessante centro di Magnano. Qui è d'obbligo una deviazione per visitare il Monastero di Bose e la vicina chiesa di San Secondo, uno dei più notevoli esempi di architettura romanica del biellese. La chiesa fu edificata nel XI secolo e ha mantenuto inalterato l'aspetto sobrio ed elegante. Alla fine della tratta il bosco lascia il posto ai vigneti, prima di aprirsi in una vista sul lago di Viverone.
Scesi verso il fondovalle, costeggiamo il campeggio per risalire fino a un poggio, e teniamo la sinistra a un incrocio. Una bella carrareccia in piano attraversa un fitto castagneto, fino a incrociare una strada asfaltata, dove giriamo a sinistra e subito a destra per arrivare a Magnano e attraversare il bel centro storico.Usciti dal paese seguendo via Roma, lungo la provinciale per Cerrione vediamo sulla sinistra il complesso del Monastero di Bose, e in fondo al rettilineo abbandoniamo la strada asfaltata per una bella carrozzabile che attraversa il bosco e arriva a Zimone .Attraversata la provinciale Biella-Zimone imbocchiamo la strada provinciale sterrata che unisce Zimone a Viverone; usciti dal bosco ci attende una zona coltivata a vigneti da cui possiamo ammirare un bel panorama sul lago di Viverone. Imboccata una strada asfaltata scendiamo fino al bel lavatoio di Borgata Rolle di Viverone, dove termina la tappa. Se invece voltiamo a destra possiamo visitare il centro storico di Viverone e scendere fino al lago.

Tappa 8: Torrazzo - Magnano
Tappa 9: Magnano - Zimone
Tappa 10: Zimone - Viverone

GTB Tappa 8: Torrazzo - Magnano

Area turistica: Zona della Serra Comune: Magnano, Torrazzo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 42 min Lunghezza del percorso: 6.51 km Dislivello: 70 m.

Dal centro di Torrazzo si scende al vicino campeggio. Si segue la stradina che passa davanti al campeggio. Ben presto l'asfalto finisce e si sale ad un poggio dopo aver trascurato un paio di diramazioni a destra. Dal poggio si scende fino ad un incrocio, si sceglie la pista a sinistra. Ben presto si inizia a percorrere una valletta racchiusa da due cordoni morenici. Si segue, a lungo, la strada in piano nella medesima direzione tra il fitto castagneto che si alterna a gruppi di querce con un sottobosco di alte felci e all'arbusteto con presenza di fragola, mora, ginestra e brugo. Mentre il bosco s'infittisce si perviene ad un primo bivio e ci si dirige a destra, dopo pochi metri, ad un successivo bivio, si prende la strada a sinistra. Si continua sulla larga mulattiera fino ad arrivare alla statale della Serra nei pressi del bivio per Magnano, si gira a sinistra, sulla statale e percorsi pochi metri, si imbocca, appena oltre il bivio per Magnano, una stradina sulla destra che corre parallela alla strada principale per il centro di Magnano. Si prosegue sempre diritto fino ad arrivare alle porte del centro abitato dove finisce la tappa.


GTB Tappa 9: Magnano - Zimone

Area turistica: Zona della Serra Comune: Magnano, Zimone
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 4.15 km Dislivello: 40 m.

Dalla piazza del Municipio di Magnano si attraversa il paese in leggera discesa, innestandosi nella provinciale per Cerrione presso il caratteristico masso erratico, che la tradizione popolare riveste di leggende.Qui la vista si apre sulla radura che ospita la bella chiesa romanica di San Secondo e la vicina Comunità ecumenica di Bose, conosciuta a livello internazionale. Si percorre il rettilineo della provinciale con bella vista sui prati curati e sulle cascine circostanti. In fondo alla discesa, prima della curva a sinistra, si imbocca sulla destra la pista sterrata che si inoltra nel bosco. Si procede lungo la piacevole stradina tralasciando una serie di diramazioni verso destra e verso sinistra, sino a ritrovare l'asfalto. Si sale verso un poggio panoramico sul paese di Zimone, si prosegue passando accanto all'edificio dell'acquedotto della Serra, per giungere all'ingresso del paese. Percorrendo Via Roma si giunge alla chiesa dove termina la tappa e comincia la successiva.


GTB Tappa 10: Zimone - Viverone

Area turistica: Zona della Serra Comune: Viverone, Zimone
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 3.62 km

Dalla chiesa di Zimone si raggiunge la provinciale Cerrione - Piverone. Si percorre per un breve tratto la provinciale per imboccare poi la strada di collegamento Zimone - Viverone. La strada sterrata si sviluppa in piano tra coltivi e un tratto di bosco. Si passa sotto ad un elettrodotto, nei pressi di un traliccio e si continua in direzione sud - est. Si comincia a scendere verso Viverone, nell'alternarsi di prati, coltivi e bosco. Si incontra una coltivazione di meli e si procede sempre lungo la pista principale trascurando le diramazioni. Si procede fra vigneti con un bel panorama sul lago sottostante. Poco dopo aver incontrato l'asfalto si raggiunge il lavatoio di borgata Rolle di Viverone, presso cui termina la tappa ed inizia la successiva.


GIORNO 4. Da Viverone a Cerrione

Partenza: Viverone, Borgata Rolle (360 m) Arrivo: Cerrione (285 m)Tappe GtB: 11-13 Località intermedie: Prelle (370 m) Lunghezza: 10,0 km Dislivello: 170 m in salita, 245 m in discesa Tempo di percorrenza: 3 ore 20' Difficoltà: Turistica
Note: Attraversiamo le colline moreniche a nord del lago di Viverone, in cui il susseguirsi di boschi e campi è interrotto solo da due piccole perle: il Lago di Bertignano e le rovine della chiesetta di Santa Elisabetta. L'abitato di Cerrione è dominato dai resti di un castello del XIII secolo, distrutto in un bombardamento tedesco durante l'ultima guerra, quando fungeva da base partigiana.
Lasciata Rolle in direzione del Lago di Bertignano , costeggiamo sulla destra lo specchio d'acqua per imboccare una strada asfaltata che sale verso cascina Vanotta, dove una carrareccia s'inoltra nel bosco. Poco dopo dobbiamo prestare attenzione a un bivio poco visibile in corrispondenza di una curva a gomito a destra, dove il percorso prosegue diritto. Giunti a un bivio in corrispondenza dei ruderi della chiesetta di Santa Elisabetta , giriamo a sinistra. A Cascina San Lorenzo giriamo a sinistra seguendo la recinzione, ed entriamo nel bosco, dove percorriamo un susseguirsi di tratturi e carrareccie sconnesse, fino ad arrivare a una strada carrozzabile che conduce verso la provinciale che collega Zimone a Salussola. Arrivati a una curva a sinistra in prossimità l'abitato di Prelle , abbandoniamo l'asfalto per un tratturo poco visibile che s'inoltra in un frutteto sulla sinistra. Saliamo verso il bosco, e imbocchiamo un sentiero che scende ripido fino a una carrareccia che conduce verso la cascina San Michele. Qui bisogna prestare attenzione a un sentiero a sinistra che costeggia un filare di alberi. Percorso un tratto di sentiero si nota sulla sinistra una carrareccia che conduce a un'ampia carrozzabile, e quindi alla strada asfaltata per Cerrione.

Tappa 11: Viverone - Lago di Bertignano
Tappa 12: Lago di Bertignano - Salussola
Tappa 13: Salussola - Cerrione

GTB Tappa 11: Viverone - Lago di Bertignano

Area turistica: Zona della Serra Comune: Roppolo, Viverone
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 42 min Lunghezza del percorso: 3.06 km Dislivello: 80 m.

A partire dal lavatoio di fraz. Rolle si imbocca la strada asfalta che si dirige al Lago di Bertignano. Si attraversa la frazione andando a sinistra al primo bivio in salita, si mantiene la sinistra al successivo bivio e si giunge ad un poggio, oltre il quale compare il lago di Bertignano. Si aggira il lago a destra, fino alla stradina di accesso alla cascina Vannotta. Si prosegue in direzione della cascina, per continuare poi su carrareccia che passa appena a sinistra dell'edificio. Si sale lungo la stradina bordata da muri a secco fino ad un poggio. Si continua fino ad un bivio dove si svolta a sinistra. Poco dopo si supera un incrocio, tenendo la stessa direzione, e si arriva in breve nel bosco ai piedi dell'altura del Monte Orsetto, con i suoi resti delle chiuse longobarde. Si trascurano tre sentieri che conducono a sinistra, per continuare sul tracciato principale. Ancora un tratto nel bosco, fino al bivio per la cascina Pomaro. Da qui si procede diritto, uscendo in uno spazio aperto fra coltivi e prati. Si segue la pista principale trascurando le diramazioni laterali, fino ad un bivio, dinanzi al quale, seminascosti dalla vegetazione, ci sono i ruderi della chiesetta campestre di Santa Elisabetta, dove termina la tappa ed inizia la successiva.



GTB Tappa 12: Lago di Bertignano - Salussola

Area turistica: Zona della Serra Comune: Roppolo, Salussola
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 30 min Lunghezza del percorso: 1.49 km Dislivello: 15 m.

Dai ruderi della chiesa di S. Elisabetta si segue la pista in direzione opposta a quella per dirigersi e Peverano e Roppolo, si cammina fra pioppeti e campi di mais fino a trovare la recinzione di un cascinale. Qui ci si dirige a sinistra, ad angolo retto e si costeggia il muro di cinta, incontrando poco dopo il masso detto il Roc della Regina. Si continua sul largo sentiero trascurando una deviazione a sinistra ed arrivando presso ruderi di cascina. Incontrato un bivio si inizia a salire moderatamente nel bosco di castagno. Giunti all'innesto con una pista inghiaiata la si discende, tenendo la sinistra. Dove si incontra la strada asfaltata, che collega Zimone a Salussola, termina la tappa ed inizia la successiva.



GTB Tappa 13: Salussola - Cerrione

Area turistica: Zona della Serra Comune: Cerrione, Salussola
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 5.47 km Dislivello: 75 m.

Si segue la strada asfaltata verso Salussola, fino ad incontrare l'abitato di Prelle. Si prende una traccia di sentiero su prato che conduce all'interno della frazione. La si supera e si procede in direzione ovest, trascurando una deviazione a destra appena fuori dalle case. Si procede fra vigneti, fino ad addentrarsi nel bosco. Al primo bivio importante si svolta a destra, si procede ignorando una diramazione che conduce verso un prato a destra, per svoltare a sinistra al bivio successivo. Il sentiero raggiunge il filo della dorsale con ampio panorama sulla pianura e su Cerrione. Si inizia a scendere verso sinistra. Al primo bivio si va a destra, poi si abbandona il sentiero per una traccia che cala ripida nel bosco a sinistra. Al successivo bivio si tende a destra e si scende lungo un largo sentiero che si segue per un breve tratto. Occorre prestare attenzione ad una traccia che scende sulla sinistra nel bosco. Il sentiero cala in modo deciso nel ceduo di castagno, avendo sulla sinistra il solco di un rio, di norma asciutto. Si ignora una diramazione che sale a sinistra. Giunti in uno spazio aperto si procede in piano, si costeggia un coltivo, oltre il quale compare la sagoma della cascina Brusà. Si passa nei pressi dell'Ippica San Giorgio e si segue la stradina carrozzabile a fondo naturale che tralascia il bivio a destra per la cascina Bel Giardino e giunge presso la cascina S.Michele. Qui si lascia la pista per imboccare un sentiero a sinistra che costeggia un filare di alberi e piega ad angolo retto a sinistra nel primo varco del filare. Ci si muove fra i coltivi finchè il sentiero svolta a destra e sale leggermente, al limitare di un boschetto, ai piedi di un pendio che sale verso i primi contrafforti della Serra. Si passa accanto ad una piccola vigna e si penetra fra le case di cascina Vignassa. Si segue la strada che conduce alla strada asfaltata Cerrione - Salussola, dove termina la tappa. Svoltando a sinistra si segue la strada asfaltata che conduce a Cerrione.



GIORNO 5. Da Cerrione a Mongrando

Partenza: Cerrione (285 m) Arrivo: Mongrando (340 m) Tappe GtB: 14-16 Località intermedie: Vermogno (350 m) Lunghezza: 10,8 km Dislivello: 150 m in salita, 100 m in discesa Tempo di percorrenza: 3 ore 40' Difficoltà: Turistica
Note: Uno dei tratti più interessanti della GtB è l'attraversamento della Bessa, una delle più grandi miniere d'oro dell'antichità. Dopo l'esaurimento della miniera la natura ha ripreso il sopravvento, creando un suggestivo paesaggio in cui la vegetazione delle bunde, strette vallette umide, contende lo spazio a cumuli di ciottoli di fiume, ammonticchiati durante il processo di estrazione. L'area archeologica, la più ampia del Piemonte, è oggi protetta come Riserva Speciale Regionale.
Usciti dall'abitato di Cerrione, una stradina dissestata sale tra gli alberi, fino a un bivio dove giriamo a destra per imboccare la strada della Mezza Bessa, che s'inoltra in un bosco in cui gli alberi crescono tra cumuli di ciottoli. All'inizio del percorso didattico del Parco della Bessa , percorriamo un sentiero che si unisce alla Strada delle Pietre Bianche. Superato il bivio per la fontana del Buchin arriviamo a una strada asfaltata nei pressi di Vermogno .Costeggiamo l'" Arena dei cercatori d'oro " e quindi il Centro Visite del Parco della Bessa; da qui possiamo deviare a sinistra verso il centro del villaggio, dove ogni domenica è visitabile l' Ecomuseo dell'Oro. Imbocchiamo la strada carrozzabile sterrata che scende verso la Valle dell'Elvo, e prendiamo a sinistra la "strada delle cave". Lasciata la strada per una mulattiera sconnessa sulla sinistra, che ci riporta nella riserva della Bessa, un dedalo di stradine sconnesse ci conduce nella periferia di Mongrando.

Tappa 14: Cerrione - Vermogno
Tappa 15: Vermogno - Borriana
Tappa 16: Borriana - Mongrando

GTB Tappa 14: Cerrione - Vermogno

Area turistica: Zona della Serra Comune: Cerrione, Zubiena
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 6 min Lunghezza del percorso: 4.14 km Dislivello: 55 m.

Presso un pozzo ai bordi dell'abitato di Cerrione inizia una stradina a fondo naturale che si dirige ad un vicino cascinale. Si lascia il cascinale sulla propria destra proseguendo su di un largo sentiero coperto di ciotoli. Ad un bivio si va a destra e si giunge nella zona aperta in cui sorgeva il tiro al piattello. Da questo punto si procede lungo la strada detta della Mezza Bessa, si trascura una diramazione a destra e si continua nel bosco di querce e carpini fino a giungere ad un altro bivio: si gira a sinistra e poco dopo si passa accanto al notevole masso erratico detto Rod daj lader. Si ignora una diramazione sulla destra e si giunge all'innesto con il percorso didattico del parco della Bessa. Qui si tralascia la deviazione a sinistra e si prosegue nel tipico ambiente della Bessa caratterizzato da alti cumuli di ciotoli.Giunti al cartello numero 7 del percorso didattico si gira a destra percorrendo il sentiero che in breve si unisce alla strada delle Pietre Bianche. Si procede a sinista, in piano, fra cumuli di ciotoli. I cumuli poco a poco diradano, si incontra una casa parzialmente ristrutturata, che si supera, si trascura una deviazione a sinistra, fino a giungere in una zona caratterizzata da coltivi e prati. Si passa accanto ad una sorgente e si incontra un nuovo masso erratico. Dopo aver tralasciato una deviazione a destra si giunge in prossimità della strada asfaltata, dove termina la tappa. Svoltando a destra si raggiunge in breve tempo il capanno del centro visite del parco della Bessa con annessa area pic - nic. Da qui parte l'intinerario successivo.



GTB Tappa 15: Vermogno - Borriana

Area turistica: Zona della Serra, Zona delle pianure agricole e delle baragge Comune: Cerrione, Zubiena, Borriana
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 48 min Lunghezza del percorso: 2.14 km

La tappa inizia pressi il centro visite del parco della Bessa. Si imbocca la strada comunale Vermogno - Borriana: si tratta in realtà di una pista a fondo naturale. Si procede tranquillamente lungo la pista trascurando le deviazioni laterali. Dopo un'ampia curva si incontra una deviazione sulla destra che conduce direttamente a Borriana. Proseguendo in linea retta si raggiunge uno spazio dove termina la tappa e inizia la successiva. Prendendo la deviazione a destra si raggiunge la passerella sull'Elvo che conduce a Borriana.



GTB Tappa 16: Borriana - Mongrando

Area turistica: Zona della Serra, Zona delle pianure agricole e delle baragge Comune: Mongrando, Zubiena, Borriana
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 4.51 km Dislivello: 80 m.

Da frazione Rivalta di Borriana si scende all'Elvo e lo si attraversa sulla passerella. Sulla sponda opposta si trova la pista che in pochi minuti conduce all'innesto con la strada comunale a fondo naturale Cerrione-Mongrando coincidente con la vecchia strade delle Cave. Si segue la pista verso destra alla prima diramazione si svolta a sinistra. Si procede fino ad incontrare un nuovo bivio a sinistra, al successivo bivio si segue la destra, proseguendo poi per il sentiero principale segnalato fino ad uscire dal bosco in corrispondenza di un fabbricato chiamato "Villa Appiotti". Dopo poche decine di metri si svolta a destra. Al primo bivio si imbocca a sinistra seguendo verso la fontana del Taburn. L'ambiente è caratterizzato in questo tratto da belle querce e muretti a secco. In prossimità d’un prato s'incrocia il sentiero che a destra porta alle vicine cave in attività a Mongrando. Si gira invece a sinistra e al successivo bivio si va a destra verso la fontana del Roc. Successivamente si incontra un tratto il cui sentiero è invaso dai ciottoli e spesso allagato. Ad un nuovo bivio si mantiene la destra avvicinandosi alle prime case di Mongrando. Si tratta di via Villa Romana di Mongrando dove finisce la tappa.



GIORNO 6. Da Mongrando a Pollone

Partenza: Mongrando (340 m) Arrivo: Pollone (620 m)Tappe GtB: 17-20  Località intermedie: Muzzano (520 m) e Occhieppo Superiore (450 m) Lunghezza: 14,0 km Dislivello: 440 m in salita, 160 m in discesa Tempo di percorrenza: 4 ore 45' Difficoltà: Escursionistica
Note: Una tappa di riavvicinamento alle montagne che dominano il biellese, il cui profilo austero contrasta la dolcezza delle colline, creando panorami interessanti. L'itinerario si conclude a Pollone, elegante località scelta come luogo di villeggiatura da numerosi intellettuali e uomini di cultura, tra cui Benedetto Croce.
Il primo tratto si svolge lungo una carrareccia parallela al torrente Ingagna, che attraversiamo per salire verso Gallo lungo una strada asfaltata; superata Cascina Galliano, entriamo nel bosco percorrendo una bella carrareccia fino a Gerbiglie, dove imbocchiamo una strada asfaltata a sinistra.La strada sale verso Cascina Candireno, che oltrepassiamo per imboccare un sentiero a destra, fino a una strada asfaltata che corre in discesa tra i prati. Arrivati alla provinciale per Muzzano , la percorriamo verso sinistra per abbandonarla poco dopo per una carrareccia a destra.Continuiamo diritto fino alla vecchia strada asfaltata per Occhieppo, che scende fino a un cascinale dove giriamo a sinistra e subito a destra, lungo una ripida mulattiera che prosegue verso la piana dell'Elvo. Dopo avere percorso il tratturo che costeggia un cascinale sulla sinistra, attraversiamo il fiume e giriamo a destra, proseguendo poi lungo la via principale fino a salire verso Occhieppo Superiore. Una volta superata la provinciale, una strada asfaltata sale verso l'area verde del Castellazzo , che costeggiamo prima di incrociare la strada per Pollone; l'attraversiamo per imboccare una strada prima asfaltata e poi sterrata che percorre il crinale fino alla bella chiesetta di San Grato , e da qui scendere a Pollone.

Tappa 17: Mongrando - Camburzano
Tappa 18: Camburzano - Muzzano
Tappa 19: Muzzano - Occhieppo Sup.
Tappa 20: Occhieppo - Pollone

GTB Tappa 17: Mongrando - Camburzano

Area turistica: Valle dell'Ingagna, Zona della Serra Comune: Camburzano, Mongrando
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 3.56 km Dislivello: 140 m.

A Mongrando in corrispondenza d’un incrocio che da una parte conduce verso la frazione di San Michele e dall'altra verso via Favre, provenendo dal centro del paese, si svolta a destra percorrendo una strada sterrata che passa di fianco un cascinale ed in seguito sul retro del cimitero. Si procede parallelamente al torrente Ingagna lungo il sentiero principale, si svolta quindi a destra costeggiando un edifico industriale. Attraversando il torrente su un ponticello ci si trova in via Fasoletti su asfalto, all'incrocio si svolta a sinistra ed all'incrocio successivo al monumento si gira a sinistra verso frazione Gallo. Oltre l'abitato si continua verso cascina Galliano. Quando finisce l'asfalto si imbocca il sentiero adiacente il cascinale, dopo poche decine di metri si svolta a destra. Si procede lungo il tracciato principale, svoltando a destra ad un bivio fino ad approssimarsi alla frazione Gerbiglie di Camburzano. Appena giunti sull'asfalto si svolta nuovamente sulla destra passando accanto ad un lavatoio, si continua diritto e si arriva tra le case della frazione dove finisce la tappa.



GTB Tappa 18: Camburzano - Muzzano

Area turistica: Valle dell'Ingagna Comune: Camburzano, Muzzano
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 36 min Lunghezza del percorso: 2.57 km Dislivello: 5 m.

Alla frazione Gerbiglie di Camburzano si imbocca la strada asfaltata a sinistra verso la regione Vignola, al primo bivio si tiene la sinistra. La stradina sale con alcune curve fino a cascina Candireno dove finisce l'asfalto ed inizia una strada sterrata. Dopo un tratto si svolta a destra in un sentiero che conduce ad un rustico, si evita una deviazione a destra e, passando attraverso un prato, si procede verso un'altra cascina dove si svolta a destra. Ci si immette in una stradina che esce sull'asfalto. Dopo poche centinaia di metri, ad un incrocio si prosegue diritto dove termina la tappa, sulla statale che da Occhieppo Inferiore conduce a Muzzano.


GTB Tappa 19: Muzzano - Occhieppo Sup.

Area turistica: Valle dell'Ingagna, Valle dell'Elvo Comune: Muzzano, Occhieppo Superiore
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 36 min Lunghezza del percorso: 2.41 km Dislivello: 45 m.

Sulla statale che da Occhieppo Inferiore sale verso Muzzano, prima dell’inizio dell’abitato in corrispondenza di uno slargo si trova una stradina che si percorre in discesa. All'incrocio con la strada vecchia per Occhieppo si svolta a destra. Si procede scendendo svoltando a sinistra immediatamente prima di un cascinale e dopo pochi metri a destra. Ci si immette su di una mulattiera che prima attraversa un ambiente aperto e poi entra nel bosco trascurando una diramazione a destra. Si giunge alla piana dell'Elvo che si attraversa passando su un ponte, si segue verso destra fiancheggiando uno stabilimento e passando accanto ad un laghetto sportivo, per poi svoltare a sinistra e successivamente imboccare a destra via Opifici che esce infine nella strada provinciale non lontana dal centro del paese di Occhieppo Superiore.


GTB Tappa 20: Occhieppo - Pollone

Area turistica: Valle dell'Elvo Comune: Occhieppo Superiore, Pollone
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 18 min Lunghezza del percorso: 5.42 km Dislivello: 190 m.

Dalla provinciale che sale ad Occhieppo Superiore si imbocca via Castellazzo, camminando per un lungo tratto su asfalto. La via è caratterizzata da scarsissimo traffico ed attraversa un ambiente assai gradevole. Oltre il rio Romioglio si sale verso una tranquilla zona residenziale in posizione elevata e panoramica. Si incontra il percorso vitae del comune di Occhieppo Superiore che si sviluppa nel bosco alla nostra destra e si prosegue fino all'incrocio della strada per Pollone. Si va a sinistra per pochi metri per girare poi di nuovo a destra. Si prosegue per circa un chilometro nella stessa direzione incontrando la deviazione a sinistra per via Pantalione che conduce a Galfione. Si procede invece diritto lungo via Prealpi lasciando l'asfalto per un breve tratto ed entrando nel bosco. Si risale il costone compreso tra rio Ponteggia e rio Romioglio nella località chiamata Praponte. Si passa accanto all'edificio della colonia Gallo. Ancora un tratto in salita poi il percorso si fa pianeggiante e prosegue in una zona caratterizzata da castagni. Oltre un cascinale si perviene all'incrocio con la strada Pollone-Sordevolo nei pressi della Chiesetta di San Grato. Si cammina a destra in direzione di Pollone; al primo bivio si entra in paese percorrendo via Vigliani e dopo un tratto in discesa si giunge al piazzale della chiesa parrocchiale dove termina l'itinerario.


GIORNO 7. Da Pollone a Zumaglia

Partenza: Pollone (620 m) Arrivo: Zumaglia (620 m) Tappe GtB: 21-27 Località intermedie: Cossila S. Giovanni (580 m), Miagliano (550 m), Sagliano Micca (580 m), Andorno Micca (560 m) Lunghezza: 20,5 km Dislivello: 710 m in salita, 710 m in discesa Tempo di percorrenza: 7 ore Difficoltà: Escursionistica
Note: I colori, i panorami, l'atmosfera esotica del Parco della Burcina rendono questo tratto uno dei più belli dell'intera Grande Traversata. Il giardino fu creato grazie alla passione dei Piacenza, una famiglia di industriali tessili di Pollone, a partire dal 1840.

Attraversiamo il Parco della Burcina, salendo fino alla Torre Martini. Da qui un percorso misto di sentieri e strade asfaltate scende verso la valle del Rio Bolume fino ad incrociare la provinciale per Pollone. Dopo avere affrontato il ripido sentiero che sale verso il cimitero di Cossila San Giovanni, giriamo a sinistra verso Oropa. Abbandonata la statale in direzione dell'area attrezzata dall'Antua, proseguiamo su sterrato fino al ponte sul torrente Oropa, che attraversiamo per voltare a destra sulla strada Pralungo-Favaro. Un sentiero tra i campi conduce verso l'abitato di Sant'Eurosia, dove proseguiamo per un breve tratto lungo la strada asfaltata. Dopo la discesa verso il Rio Stono, lo attraversiamo per risalire alla località Bazzera. Imbocchiamo una mulattiera nel bosco che termina su una strada asfaltata, che conduce a Miagliano . Proseguiamo verso il torrente Cervo, che può essere attraversato su una passerella pedonale che conduce al delizioso Oratorio della SS. Trinità . Una mulattiera sale verso il centro storico di Sagliano Micca, da dove si prosegue verso Andorno Micca e quindi si affronta la carrareccia che sale a tornanti nel bosco verso Colma. Dopo avere attraversato i boschi del Monte Turlo, arriviamo su una strada asfaltata, giriamo a destra, e subito dopo il bivio per Vaglio imbocchiamo una carrareccia che scende nel bosco, per arrivare a Zumaglia .

Tappa 21: Pollone - Cossila (Biella)
Tappa 22: Cossila - Pralungo
Tappa 23: Pralungo - Miagliano
Tappa 24: Miagliano - Andorno
Tappa 25: Andorno - La Colma (Biella)
Tappa 26: La Colma (Biella) - Pettinengo
Tappa 27: Pettinengo - Zumaglia

GTB Tappa 21: Pollone - Cossila (Biella)

Area turistica: Valle dell'Elvo, Valle Oropa Comune: Pollone, Biella
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 12 min Lunghezza del percorso: 5.22 km Dislivello: 240 m.

Dalla piazza San Rocco, presso l'ingresso della riserva naturale speciale della Burcina, si attraversa la riserva naturale speciale percorrendo la stradina che sale alla sommità della collina, con la possibilità di seguire numerose varianti lungo i diversi sentieri che si diramano dal percorso principale. Raggiunta la torre Martini si imbocca un sentiero che serpeggia ripido lungo il versante nord della Burcina, raggiungendo la strada asfaltata Pollone-Vandorno nei pressi di Villa Martini. Si prosegue a destra fino ad un bivio, dove si svolta a sinistra per Canton Pezza. Oltrepassato il gruppo di case si scende a destra lungo un sentiero che passa nel bosco, verso il fondovalle del torrente Bolume. Si passa accanto ad una cascina che si lascia sulla sinistra ed il sentiero sbuca in una strada sterrata che diviene asflata giungendo ad un punto ove si incrociano tre strade. Si prosegue a sinistra in discesa lungo il tratto asfaltato in direzione del ponte sul Bolume, che si attraversa costeggiando poi il corso d'acqua lungo una pista in piano in direzione sud-est. Ci si immette nella strada Cossila San Giovanni-Vandorno e si va a sinistra trovando subito il sentiero che sale ripido nel bosco. Un breve tratto di cammino e si giunge sul retro del vicino cimitero di Cossila San Giovanni. L'itinerario termina sul piazzale del cimitero, dove si trova la strada statale che sale ad Oropa.


GTB Tappa 22: Cossila - Pralungo

Area turistica: Valle Oropa Comune: Biella, Pralungo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 2.66 km Dislivello: 90 m.

Dalla chiesa di San Giovanni, lungo la statale Biella-Oropa, si raggiunge, salendo verso Oropa, il bivio a destra, segnalato per l'area attrezzata dell'Antua. Si segue tale stradina, inizialmente asfaltata e poi a fondo anturale, toccando gli impianti dell'acquedotto e continuando nel bosco fino alla vicina area attrezzata posta lungo la sponda destra del torrente Oropa, che in questo tratto scorre tra rapide e lame assai suggestive. Si attraversa il torrente e si prosegue sulla strada asfaltata Pralungo-Favaro. Si svolta a destra e si prosegue fino ad una cappella votiva; dopo aver attraversato un rio si sale a sinistra verso le vicine cascine di località Croce. In prossimità di una recinzione si sale a sinistra lungo il sentiero che attraversa un pascolo punteggiato da bei castagni. Il sentiero affronta un tornante e si avvicina alla dorsale lungo la quale si sviluppa l'abitato di Pralungo Sant'Eurosia. Si passa accanto al cimitero e si esce sulla strada asfaltata dove termina l'itinerario.


GTB Tappa 23: Pralungo - Miagliano

Area turistica: Valle Oropa, Valle del Cervo Comune: Pralungo, Miagliano, Sagliano Micca, Tollegno
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 42 min Lunghezza del percorso: 2.6 km Dislivello: 80 m.

Dalla piazza di Pralungo Sant'Eurosia si procede lungo la strada principale asfaltata in salita tralasciando le diramazioni presenti. Superato un incrocio con una strada sterrata si svolta immediatamente a destra e si prosegue su asfalto fino al bivio di cascina Bose. Superato il bivio si prosegue diritto lungo una strada sterrata per pochi metri, ove, sulla sinistra, si connette un ampio sentiero a fondo prativo. La mulattiera scende nel bosco verso un affluente del torrente Oropa; passato tale ruscello la pista si allarga e risale in moderata pendenza verso la dorsale di località Bazzera, spartiacque tra il bacino dell'Oropa e del Cervo. La mulattiera sbuca su strada asfaltata; si svolta a sinistra e pochi metri dopo, in corrispondenza di una trattoria, si svolta a destra lungo una mulattiera che scende nel bosco. Attraversato un rio su un ponticello si ignora una deviazione a sinistra e si continua a scendere passando accanto ad una recinzione che si mantiene alla propria destra. Ormai in vista di Miagliano si compie l'ultimo tratto in discesa fino alla strada asfaltata che sale ripida verso case Code. Si tiene la destra e ci si congiunge con la tappa successiva



GTB Tappa 24: Miagliano - Andorno

Area turistica: Valle del Cervo Comune: Miagliano, Sagliano Micca
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 42 min Lunghezza del percorso: 3.63 km Dislivello: 65 m.

Da dove termina la tappa precedente, appena fuori dall'abitato di Miagliano, si raggiunge la piazza del paese, dove si svolta a sinistra, si costeggia l'edificio dell'asilo e si prosegue in direzione nord fino ad arrivare sulle sponde del Torrente Cervo. Si oltrepassa il ponte carrabile per attraversare il torrente sulla passerella pedonale che conduce ad una chiesetta. Da questo punto il percorso passa su sentiero gradonato. Si trascurano varie diramazioni laterali per giungere sulla via centrale del paese di Sagliano, dove termina la breve tappa. Proseguendo verso destra si attraversa tutto il paese e si arriva al crocicchio di Andorno.Si attraversa il paese per incontrare l'inizio della tappa successiva.



GTB Tappa 25: Andorno - La Colma (Biella)

Area turistica: Valle del Cervo Comune: Andorno Micca
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 48 min Lunghezza del percorso: 1.19 km Dislivello: 130 m.

Il percorso inizia in Via Alpini d’Italia lungo la provinciale per Mosso. Attraversata la provinciale si imbocca la strada, inizialmente asfaltata, per frazione Colma di Biella. Si va subito a destra al primo bivio, poi si trascura una diramazione a destra per un gruppo di case e, attraversato il Rio Sobbia, si continua ancora per un tratto su asfalto tra case sparse fino a risalire a sinistra, ad un successivo bivio, lungo lo sterrato che conduce a Colma. Appena prima dell’abitato si giunge alla chiesa della frazione dove termina l’itinerario.



GTB Tappa 26: La Colma (Biella) - Pettinengo

Area turistica: Valle del Cervo, Zona delle Colline Occidentali Comune: Andorno Micca, Selve Marcone, Pettinengo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 2.48 km Dislivello: 65 m.

Presso la chiesa si imbocca il largo sentiero segnalato che percorre con andamento pressoché pianeggiante le pendici del Monte Turlo. Si tralascia una deviazione a destra per la panoramica e caratteristica altura del Roc dij Dej che costituisce comunque una interessante variante si questa tappa. Se si sale al Roc ci si congiunge comunque più avanti all’itinerario principale. Si continua in direzione nord est in un bel bosco sempre in vicinanza della dorsale spartiacque che divide tre bacini: quello del Cervo a ovest, dello Strona a nord est e del Chiebbia a sud est. Dopo alcuni casolari si giunge all’imbocco della strada asfaltata che unisce Selve Marcone a Pettinengo. Si va a destra seguendo la provinciale in piano in un tratto molto bello dal punto di vista paesaggistico, fino a trovare, dopo il bivio per Vaglio Pettinengo, percorse alcune centinaia di metri, una stradina che si inoltra a destra nel bosco presso una cappella votiva. Qui, ormai in territorio di Pettinengo, termina l’itinerario.



GTB Tappa 27: Pettinengo - Zumaglia

Area turistica: Zona delle Colline Occidentali Comune: Pettinengo, Zumaglia
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 30 min Lunghezza del percorso: 2.7 km Dislivello: 40 m.

In località Bonda dei morti lungo la provinciale Pettinengo-Selve Marcone si imbocca presso una cappella la stradina che si inoltra nel bosco passando nei pressi di un’abitazione che si mantiene sulla propria sinistra. Al vicino bivio il sentiero scende a destra e passa accanto ad un cascinale. Si continua in discesa in direzione sud in prossimità dello spartiacque Chiebbia.Quargnasca. ad un bivio si svolta a sinistra lungo la larga mulattiera che giunge in breve ad un altro incrocio dopo un boschetto di conifere. Si trascurano alcune diramazioni a destra in discesa e si continua in piano, avendo a sinistra un muretto a secco. Sempre nel bosco di castagni e betulle, si passa accanto ad una baita poi, in moderata discesa, si cala verso l’abitato di borgata Bona di Zumaglia dove l’incrocio con la provinciale termina il percorso.



GIORNO 8. Da Zumaglia a Cerreto Castello

Partenza: Zumaglia (620 m)Arrivo: Cerreto Castello (250 m) Tappe GtB: 28-30 Località intermedie: Ronco Biellese (465 m), Castello di Valdengo (340 m) Lunghezza: 9,2 km Dislivello: 60 m in salita, 430 m in discesa Tempo di percorrenza: 2 ore 40' Difficoltà: Turistica
Note: I castelli sono protagonisti del percorso odierno: prima il maniero che domina il Brich di Zumaglia, e poi il castello di Valdengo, costruito a partire dal XII secolo dalla celebre famiglia Avogadro. A Ronco Biellese consigliamo una visita al Museo della Terracotta, dove possiamo ammirare le "bielline", stoviglie di argilla la cui produzione costituiva in passato la principale attività economica della zona.

Dall'ingresso del parco del Brich di Zumaglia saliamo lungo una strada acciottolata fino a Cascina Alé. Da qui imbocchiamo la bella stradina che scende sul versante opposto, per uscire dal parco nella frazione Masserano. Una strada asfaltata scende verso Ronco Biellese , e arrivati nella piazza principale del paese giriamo a destra verso Biella.Arrivati al primo bivio prendiamo via Battisti, quindi via Valgrande, che s'inoltra fra boschi e prati fino a un campo di motocross, dove il fondo diventa sterrato. Proseguiamo fino al secondo bivio, dove giriamo a sinistra entrando nel bosco, fino ad arrivare di fronte al cancello della tenuta Cascinetto e imboccare il sentiero che costeggia la proprietà. Un'antica strada comunale prosegue fino al fondovalle, dove incrociamo una carrareccia in salita che termina su una strada asfaltata. Costeggiamo il Castello di Valdengo, proseguendo in discesa fino ad arrivare in prossimità del torrente Quargnasca; lo costeggiamo lungo una carrareccia prima di risalire su un sentiero che termina su una strada asfaltata. Giunti in prossimità di Quaregna, l'itinerario prosegue verso Cerreto Castello, dove il percorso termina sulla provinciale Biella-Cossato.

Tappa 28: Zumaglia - Ronco
Tappa 29: Ronco - Valdengo
Tappa 30: Valdengo - Cerreto Castello

GTB Tappa 28: Zumaglia - Ronco

Area turistica: Zona delle Colline Occidentali Comune: Ronco Biellese, Zumaglia
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 6 min Lunghezza del percorso: 1.76 km Dislivello: 15 m.

Si parte dal primo ingresso del caratteristico parco del Brich in Comune di Zumaglia. Si prosegue lungo una facile pista acciottolata fino ad una cascina dalla quale passa anche il percorso ginnico del parco. Si continua in discesa sul versante di Ronco incontrando zone attrezzate per la sosta e punti panoramici. Camminando tra castagni si giunge all’ingresso del parco in territorio di Roco Biellese. Si prosegue verso sinistra seguendo la strada asfaltata fino all’incrocio con la strada per Zumaglia dove termina la tappa.



GTB Tappa 29: Ronco - Valdengo

Area turistica: Zona delle Colline Occidentali Comune: Ronco Biellese, Valdengo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 3.7 km Dislivello: 15 m.

Per coloro che arrivano dal Parco del Brich, è necessario percorrere un breve tratto di collegamento su strada asfaltata che attraversa Ronco fino alla zona del cimitero.Girando a destra all’incrocio Via Lamarmora – Strada per Zumaglia, si arriva alla piazza della chiesa di Ronco e si prosegue in direzione Biella per poi girare al primo bivio a sinistra.Poco oltre il cimitero, incomincia la tappa. Imboccando la via Valgrande si percorre una comoda e suggestiva stradina asfaltata, che diventa sterrata a circa ottocento metri dall’inizio. Proseguendo lungo il percorso si devia verso sinistra. L’ambiente è suggestivo nel continuo alternarsi di coltivi, pascoli, vivai e macchie di bosco misto e impianti artificiali di conifere. Si passa accanto ai vivai della cascina Durasca ed il bosco si fa più fitto. Proseguendo, la pista si restringe fino ad interrompersi davanti all’ingresso della tenuta Cuscinetto. Si gira a sinistra addentrandosi nel bosco e costeggiando la proprietà fino all’ingresso posteriore. Da qui si procede in discesa lungo un’antica strada comunale fino al fondovalle. Il sentiero diventa una pista pianeggiante fino ad incontrare la strada asfaltata che porta all’imponente Castello di Valdengo. Dopo un leggero tratto in salita si arriva ad un ampio piazzale dove termina la tappa.



GTB Tappa 30: Valdengo - Cerreto Castello

Area turistica: Zona delle Colline Occidentali Comune: Cerreto Castello, Valdengo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 3.78 km Dislivello: 30 m.

Dal Castello di Valdengo si segue la provinciale in direzione dell’incrocio con la strada per Piatto, avendo sulla propria destra la mole del castello. Al bivio si procede verso sinistra e, dopo una cinquantina di metri, si imbocca una strada asfaltata sulla destra. Seguendo la strada, che passa da asfaltata a sterrata, si arriva al ponte sul Quargnasca. Qui si devia a destra per un largo sentiero agricolo che segue il corso del torrente. In questo tratto si alternano ameni paesaggi agresti fino ad arrivare ad un bivio. Salendo verso destra lungo uno stretto sentiero, si arriva ad una strada asfaltata. A sinistra si può raggiungere la cascina Nocca ed un panoramico tratturo che apre la vista su Quaregna, Cossato, Lessona.Si prosegue invece a destra scendendo lungo la strada fino ad arrivare nella piana del Quargnasca. Seguendo la strada in direzione Cerreto Castello si arriva alla fine della tappa.



GIORNO 9. Da Cerreto Castello a Castellengo

Partenza: Cerreto Castello (250 m)Arrivo: Castellengo (Cossato) (200 m) Tappe GtB: 31-33 Località intermedie: Spolina (Cossato) (233 m) Lunghezza: 16,7 km Dislivello: 210 m in salita, 260 m in discesa Tempo di percorrenza: 5 ore 40' Difficoltà: Turistica
Note: Le Baraggie, che si attraversano nella zona di Castellengo, sono praterie sconfinate che si estendono a perdita d'occhio, intervallate qua e là da imponenti farnie. Il colpo d'occhio esotico è più simile alla savana che al paesaggio padano.
Dopo un percorso misto di strade asfaltate e carrareccie, a Cascine Ronco riprendiamo la strada asfaltata a sinistra che termina sulla ex SS 232. In considerazione dell'elevato traffico conviene proseguire in autobus fino a Castellengo , dove saliamo verso il castello e dall' Ecomuseo delle Baragge voltiamo a destra percorrendo un dedalo di carrarecce e sentieri che s'inoltra nel bosco e sbuca nelle vicinanze di Cascina Pescia. Dal vialetto di accesso della cascina arriviamo su una strada asfaltata che prosegue fino a un'area parcheggio, dove entriamo nella Baraggia di Candelo. Dopo avere ammirato il suggestivo panorama della prateria scendiamo in una valletta, attraversando il fitto bosco fino alla strada per Candelo. Abbandonato l'asfalto prima di una curva a destra, ci inoltriamo nel fitto bosco, dove scendiamo nella Valle Fresca, seguendo il rio che poi guadiamo per risalire lungo una traccia poco visibile, accanto a un impluvio.Giunti a una strada sterrata che costeggia cascina Bonino, scendiamo lungo la strada asfaltata fino a un ponticello dove prendiamo un tratturo sulla destra. Entrati nel bosco, guadiamo la Bonda Grande per risalire sul versante opposto lungo una carrareccia che conduce verso Canton Stellino. Da qui un sentiero scende nel bosco a sinistra e termina sulla strada asfaltata che ci porta verso la Chiesetta dei Ss. Pietro e Paolo.

Tappa 31: Cerreto Castello - Spolina (Cossato)
Tappa 32: Spolina (Cossato) - Baraggia di Candelo
Tappa 33: Baraggia di Candelo - Castellengo (Cossato)

GTB Tappa 31: Cerreto Castello - Spolina (Cossato)

Area turistica: Zona delle Colline Occidentali, Zona delle Colline Orientali Comune: Cerreto Castello, Cossato
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 6.9 km Dislivello: 5 m.

Dalla S.S. 142 si imbocca Via Fiume attraversando la ferrovia e poi il Chiebbia. Si lascia a sinistra la centrale termoelettrica e si procede, prima su asfalto in una zona pianeggiante caratterizzata da coltivi, capannoni artigianali e serre. Ci si lascia alle spalle un paio di piste che si diramano sulla destra e poi si piega a sinistra ad angolo retto. La strada serpeggia tra le case di Regione Pratobello di Cossato incontrando lo svincolo della superstrada Biella-Cossato. Si imbocca lo sterrato a destra che passa accanto ad una casa e si dirige al cavalcavia della superstrada. Oltre il cavalcavia si fiancheggia l’arteria stradale su una pista che si dirige verso ovest. Si trascura una diramazione a sinistra e si continua nella vasta piana compresa tra il Chiebbia, il Cervo e lo Strona. Si passa accanto ad un’abitazione a Molino Guaina, avendo a destra la superstrada e a sinistra una roggia irrigua e si giunge allo svincolo della superstrada di Cerreto. Si attraversa la strada e si imbocca uno sterrato presso un cascinale. Si segua la pista che si snoda in quest’area agricola denominata L’Isolone. Si lascia una pista che continua diritto per procedere a destra al bivio dopo il cascinale. Si rientra in territorio di Cossato e si passa accanto ad una pista per deltaplani a motore. Dopo una vicina cascina si continua verso la località Cascine Ronco. In centro alla frazione si devia a sinistra lungo al strada asfaltata e si arriva in frazione sposina dove al parcheggio termina l’itinerario.



GTB Tappa 32: Spolina (Cossato) - Baraggia di Candelo

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Cossato, Candelo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 2.78 km Dislivello: 105 m.

Giunti nei pressi dell’ex-scuola elementare di Castellengo, si imbocca la strada per cascina Bastia. Dopo poche decine di metri si svolta a sinistra attraversando un prato e si scende nel letto secco di un ruscello.Percorrendo, per un breve tratto, l’alveo in direzione monte, si devia a sinistra lungo un piacevole sentiero che si inoltra nel bel bosco misto. Continuando a salire, si sbuca su un vasto prato in piano e si prosegue costeggiando il bosco, mantenendo il pascolo alla propria destra. Dopo il semplice tratto si arriva sulla strada vicinale per il Baraggione e si prosegue verso destra. Camminando si incontrano alcune cascine e belle abitazioni ristrutturate di recente. Prima di una netta curva verso destra per cascina Foresto si continua diritto giungendo all’inizio del caratteristico Baraggione di Candelo dove termina la tappa.



GTB Tappa 33: Baraggia di Candelo - Castellengo (Cossato)

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Cossato, Candelo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore 30 min Lunghezza del percorso: 6.98 km Dislivello: 100 m.

Giunti nel Baraggione di Candelo, raggiungibile comodamente in macchina (solamente nelle ore diurne), ci si inoltra nel caratteristico paesaggio baraggivo mantenendosi sulla sinistra della piana. Nei pressi di due imponenti querce, si scende verso sinistra procedendo nel tipico paesaggio di brughiera. Giunti in fondo si piega a sinistra e si inizia a camminare in direzione sud-est. Si penetra nel fitto bosco di carpini e si attraversano in successione tre rigagnoli affluenti di un ramo del Rio Dramma. Ad un bivio si sceglie la via di sinistra e si perviene ad un ambiente più aperto e caratterizzato da colorate coperture di brugo. Proseguendo nel percorso si arriva ad un’area attrezzata per pic-nic che si affaccia sulla strada asfaltata Castellengo-Candelo. Si prosegue verso destra lungo la via per alcune centinaia di metri quando, nei pressi di una curva a destra, si devia a sinistra penetrando nella Baraggia. Si avanza in questo particolarissimo ed affascinante ambiente fatto di arbusti, betulle e querce, in un’atmosfera quasi africana. Lasciandosi sulla destra i resti di un vecchio mezzo militare si prosegue addentrandosi nel bosco fino al Rio Valle Fredda. Si piega verso sinistra lasciandosi il rio sulla destra. Il percorso porta ad attraversare il rio, di norma in secca, alcune volte fino ad arrivare al confine di proprietà di cascina Caprera. Qui si gira a sinistra e, dopo aver attraversato il rio per l’ultima volta, si comincia a salire lungo un eroso sentiero che sbuca sulla pista d’accesso di Cascina Caprera. Proseguendo verso sinistra si mantiene la direzione e dopo essere passati su strada asfaltata si giunge ad un ponticello che attraversa un piccolo canale. Si lascia la strada per devia a destra lungo un sentiero che segue il canale in direzione valle per poi addentrarsi in un breve tratto boscato. Attraversato un rio, si esce dal bosco e si svolta a destra per poi piegare sulla sinistra in modo da innestarsi in una pista agricola che sale verso le cascine di Canton Stellino. Giunti in cima, si attraversa la strada asfaltata e si imbocca la pista che conduce ad alcuni cascinali. Procedendo in lieve discesa si prende a sinistra il primo bivio. Dopo alcune decine di metri si lascia la pista per addentrarsi nel bosco sulla sinistra grazie ad un ripido sentiero che, scendendo, conduce su una pista sterrata e quindi alla fine della tappa.


GIORNO 10. Da Castellengo a Brusnengo

Partenza: Castellengo, chiesetta Ss. Pietro e Paolo (200 m) Arrivo: Brusnengo, località Forte (345 m)Tappe GtB: 34-38 Località intermedie: Castelletto Cervo (209 m), Terzoglio (225 m), Masserano (343 m) Lunghezza: 24,1 km Dislivello: 375 m in salita, 230 m in discesaTempo di percorrenza: 8 ore Difficoltà: Escursionistica (solo a causa della lunghezza del percorso)
Note: Superata la pianura agricola, percorriamo la valle del torrente Ostola fino a raggiungere la fascia collinare che circonda Masserano, il cui caratteristico centro storico ha conservato l'impianto originario.
Attraversiamo la ex SS 232 per imboccare una piacevole carrozzabile che attraversa le campagne, verso la chiesa di San Vincenzo , che vediamo in lontananza. Superata la chiesa, giriamo a sinistra verso una cascina che deve essere costeggiata per arrivare all'argine del torrente Cervo. Giunti a una strada provinciale, superiamo il torrente per risalire sulla sponda opposta verso il centro di Castelletto Cervo . Lasciamo la provinciale per scendere verso il torrente Ostola, di cui seguiamo il corso attraversando una suggestiva zona di laghetti, prima di tornare verso la SP313. Lasciamo la provinciale in prossimità del cartello di ingresso a Cossato , per una strada asfaltata che conduce verso la fornace di Lessona, ora abbandonata. Giriamo a sinistra su un tratturo che entra nel bosco verso nord, proseguendo fino all'incrocio con la statale Biella-Laghi. Arrivati alla SP230, la lasciamo per una carrareccia sulla sinistra, che entra in un fitto bosco. Un bel tratto collinare conduce verso il caratteristico borgo di Masserano, che attraversiamo per costeggiare la Chiesa di San Teonesto. Scesi al torrente Ostola, lo superiamo per risalire sul versante opposto, verso Rongio Superiore, da dove scendiamo verso Rongio Camillo. Dopo avere attraversato il torrente Bisingana percorriamo un tratto della SP 234, prima di salire a sinistra verso la frazione Forte di Brusnengo.

Tappa 34: Castellengo (Cossato) - S.Vincenzo chiesa (Mottalciata
Tappa 35: S.Vincenzo chiesa (Mottalciata) - Terzoglio (Castelletto Cervo)
Tappa 36: Terzoglio (Castelletto Cervo) - Lessona
Tappa 37: Lessona - Masserano
Tappa 38: Masserano - Forte (Brusnengo)


GTB Tappa 34: Castellengo (Cossato) - S.Vincenzo chiesa (Mottalciata)

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Cossato, Mottalciata
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 3.7 km Dislivello: 5 m.

Dalla chiesa di Castellengo ci si dirige verso Cascina Ajazza. Si aggira il cascinale e si procede sulla pista tra i pascoli e i campi di mais della pianura che si stende sulla destra del Cervo. Si trascura una prima deviazione a sinistra e si continua fino a cascina Pubbia. Poco prima della Pubbia, adibita ad agriturismo con annesso laghetto, si devia a destra ad angolo retto in corrispondenza ad uno strano masso alto e stretto infisso nel suolo. Si segue una traccia nel prato che si dirige a sud-est verso cascina Pesce alle estreme propaggini meridionali del territorio di Cossato.Attraversata una roggia su un ponticello, si piega subito a destra costeggiando il canale. Si attraversa di nuovo la roggia e si costeggia il canale sull’altro lato. Si arriva così ad un incrocio e si gira a sinistra.al successivo ponte sulla roggia si tralascia una deviazione verso destra e si segue la pista principale verso nord est. Ad un nuovo bivio si gira a destra e si va in direzione sud verso la visibile chiesa di S. Vincenzo che spicca isolata nella piana. Incrociata la stradina d’accesso di un cascinale, si va a sinistra e si giunge alla fine della tappa.


GTB Tappa 35: S.Vincenzo chiesa (Mottalciata) - Terzoglio (Castelletto Cervo)

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Castelletto Cervo, Mottalciata
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 6.93 km Dislivello: 55 m.

Dalla chiesa di S. Vincenzo si segue la pista che conduce al guado sul Cervo; la stradina serpeggia in piano tra coltivi e prati. Giunti ad un bivio si gira a sinistra per poi svoltare ancora a sinistra nei pressi di un cascinale. Passando su una larga pista, si aggira la proprietà fino costeggiare il Torrente Cervo. Continuando a camminare all’ombra di alti pioppi, ci si immette nella strada Castelletto Cervo – Mottalciata. Qui si gira a sinistra, si attraversa il Cervo e si risale dalla parte opposta proprio sotto l’imponente mole del castello. Si prosegue in direzione Cossato attraversando il paese fino ai pressi dell’edificio del Comune. Qui si devia a destra per immettersi in uno sterrato che porta sulla piana dell’Ostola. Si devia a sinistra e subito a destra per aggirare l’impianto estrattivo. Proseguendo si prosegue ignorando una deviazione sulla sinistra nei pressi di una cappelletta. Si passa al di sotto dell’acquedotto comunale. Continuando lungo la sponda destra dell’Ostola, si imbocca la deviazione per Terzoglio. Proseguendo lungo la strada sterrata e tralasciando alcune deviazioni sia a destra sia a sinista, si arriva sulla strada provinciale Castelletto Cervo – Lessona dove termina tappa.



GTB Tappa 36: Terzoglio (Castelletto Cervo) - Lessona

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Cossato, Lessona
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 42 min Lunghezza del percorso: 5.43 km Dislivello: 70 m.

La tappa parte dal bivio tra la strada provinciale Castelletto Cervo – Lessona con la strada della Corte. Si prosegue verso la Corte fino a raggiungere la ciminiera dell’ex-fornace di Lessona. Qui si svolta a sinistra attraversando un prato e addentrandosi poi nel bosco. Poco dopo si ignora un’altra diramazione a sinistra mentre al bivio successivo si gira a destra ad angolo retto. Si scende ad attraversare il rio Posca camminando in un fitto boschetto. Dall’altra parte si esce in ambiente più aperto avendo a destra un impianto di pino strombo e a sinistra in lontananza l’area artigianale attrezzata di Cossato. Al primo bivio si sale ripidamente a destra lungo una traccia che in pochi metri conduce all’altopiano baraggivo di Lessona. Non appena il sentiero sbuca in piano si va a sinistra a congiungersi con una pista. Si gira poi a destra e al bivio subito dopo si continua diritto. Fatti pochi metri si svolta verso sinistra iniziando a camminare nel bell’ambiente naturale caratterizzato da brugo, castagni querce. Ci si dirige verso la cascina Bedotta: presso il cascinale si passa sopra al nuovo tratto della superstrada Cossato-Masserano. Si continua verso nord tralasciando in seguito una deviazione a sinistra per la visibile cascina Calzaga. Si procede in piano mentre vigne e coltivi prendono il posto del bosco. Senza trovare altri bivi si arriva alla via Prolungo di Lessona presso un’abitazione. Si va a sinistra e si segue la strada asfaltata fino al semaforo posto all’incrocio con la statale Biella-laghi dove termina la tappa



GTB Tappa 37: Lessona - Masserano

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Masserano
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 4.3 km Dislivello: 110 m.

Dal semaforo all’incrocio della statale Biella-laghi con la strada per frazione Corte, si procede lungo la statale in direzione Gattinara fino al bivio per Masserano. Qui si imbocca la provinciale per Masserano percorrendola fin nei pressi di uno stabilimento sulla sinistra. Ci si dirige a sinistra per la carrareccia che attraversa un ramo del rio Osterla e prosegue lasciando sulla destra una casa isolata. Si procede diritto iniziando a salire nel bosco per un largo sentiero. Guadagnate alcune decine di metri di quota, ad un bivio presso i ruderi della Prevostura di Lessona si inizia a scendere moderatamente. Ad un successivo incrocio si continua in discesa verso destra; il sentiero compie un tornante e si restringe calando verso l’Osterla. Si segue il corso del torrente passando nei pressi dei notevoli affioramenti pliocenici fossiliferi del torrente. Si attraversa il torrente su un ponticello e si gira poi a destra. Al successivo vicino bivio si inizia a salire verso sinistra lungo una sterrato che conduce alla strada asfaltata presso una cappella poco a valle della fazione Achino di Masserano. Si segue l’asfalto verso destra in discesa per poi riprendere a salire fin nei pressi di un piccolo impianto di depurazione delle acque. Qui si abbandona la strada asfaltata per un sentiero che scende a sinistra accanto all’impianto. Si procede verso nord e presso un ponticello si devia a destra per il sentiero che risale una dorsale boschiva con begli esemplari di castagno. Si sale in modo deciso fino a giungere ad un ripiano in ambiente aperto. Oltre una costruzione si prosegue in piano fino ad una villetta avendo a destra in basso un vigneto. Si continua lungo una stradina che scavalca la sottostante strada Lesiona-Masserano. Poco prima del ponte si devia a destra per uno stretto sentiero che cala alla provinciale, oramai all’ingresso di Masserano.



GTB Tappa 38: Masserano - Forte (Brusnengo)

Area turistica: Zona delle Colline Orientali Comune: Brusnengo, Masserano
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 3.74 km Dislivello: 135 m.

Dal municipio di Masserano si raggiunge il borgo antico di Masserano e si prosegue per la chiesa di San Teonesto. Quindi si scende al cimitero e, accanto al muro di cinta si abbandona la stradina per il centro ippico Molino Fasolo e si imbocca un sentiero che sale a Ronzio. Lo si imbocca tralasciando subito un bivio a sinistra e iniziando a salire moderatamente nel castagneto. Si risale la dorsale che separa il bacino dell’Ostola da quello del Bisingana, si incontra una cappella e poco dopo un muro a secco ed un rustico. Si ignora un bivio a sinistra e si giunge a Ronzio Superiore proprio dinanzi alla chiesa del borgo. Ci si dirige ora alla parte alta della frazione seguendo via Canton Peuto che si imbocca subito dopo l’edificio dell’asilo. Si prosegue lungo la strada ignorando un arco di passaggio al di sotto di un’abitazione e si scende tra le case fino all’imbocco di un sentiero che scende a sinistra nel bosco. Si raggiunge il fondovalle del Bisingana e si segue verso sinistra per un breve tratto. Si svolta a destra verso le costruzioni di una comunità. Un cartello indica che ci troviamo in località Ronzio Camillo. Si attraversa su una passerella il Bisingana che scorre molto più in basso tra le rocce e scoscese pareti.




GIORNO 11. Da Brusnengo a Crevacuore

Partenza: Brusnengo, frazione Forte (345 m)Arrivo: Crevacuore (375 m) Tappe GtB: 39-41 Località intermedie: Castelletto Villa (350 m), Asei (309 m), Azoglio (370 m) Lunghezza: 15,5 km Dislivello: 460 m in salita, 430 m in discesa Tempo di percorrenza: 6 ore 10' Difficoltà: Escursionistica
Note: Il principale motivo d'interesse dell'itinerario è costituito dagli spettacolari panorami che si godono per gran parte del percorso. Siamo nelle zone di produzione del Bramaterra, uno dei vini D.O.C. più apprezzati nell'ottima produzione del territorio biellese; un'eccellente combinazione del vitigno Nebbiolo, che trova nei terreni e nelle caratteristiche climatiche dei colli tra Masserano, Brusnengo e Sostegno il suo habitat naturale.
Arrivati nella parte alta della frazione Forte imbocchiamo la carrareccia per il Santuario della Madonna degli Angeli. Dopo un tratto tra le vigne la strada piega a destra arrampicandosi sul colle, e possiamo ammirare il panorama sulla fascia collinare tra Masserano e Brusnengo e sulla pianura. Giunti sulla sommità possiamo riposarci presso l'area pic-nic accanto alla chiesetta, prima di percorrere uno dei più tratti panoramici più interessanti dell'intera GtB, un susseguirsi di sentieri lungo i crinali dello spartiacque tra il Rio Bisingana e il Riale di San Giorgio, fino a Castelletto Villa.Dopo essere scesi verso la diga Ravasanella, risaliamo verso Asei, per poi affrontare l'impegnativa erta che conduce al Santuario di San Bernardo, altro eccezionale punto panoramico.Proseguiamo ancora lungo il crinale fino alla strada provinciale che collega Sostegno a Curino, e da qui proseguiamo verso nord. Raggiunta la dorsale nei pressi della cima Rubattini continuiamo in cresta fino ad oltrepassare il Massucco del Turlo, scendere rapidamente verso la valle del torrente Sessera, attraversare il corso d'acqua ad Azoglio e concludere la tappa a Crevacuore.

Tappa 39: Forte (Brusnengo) - Asei
Tappa 40: Asei - Sostegno
Tappa 41: Sostegno - Azoglio

GTB Tappa 39: Forte (Brusnengo) - Asei

Area turistica: Zona delle Terre Rosse Comune: Curino, Brusnengo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore 12 min Lunghezza del percorso: 5.84 km Dislivello: 140 m.

Dalla chiesa di frazione Forte si raggiunge la parte superiore della borgata. Ad un bivio si va a destra imboccando la pista per la Madonna degli Angeli. Si cammina tra i bei vigneti di Brusnengo trascurando dopo breve una deviazione a destra. Si continua in direzione nord-est mentre il bosco prende man mano il posto dei vigneti. Al bivio successivo, si lascia la pista per un largo sentiero che sale piuttosto ripido fino alla sommità dell’altura su cui sorge la chiesetta della Madonna degli Angeli. Si lascia a destra l’edificio sacro per scendere alla sottostante pista. Si va a sinistra raggiungendo un bel punto panoramico. Al bivio che si trova si va a destra iniziando a percorrere lo spartiacque Bisingana (a ovest) – Giara e Guarabione (a est). Procedendo per un lungo tratto sulla dorsale, il tragitto presenta scorci panoramici notevoli sulle rive rosse e sui paesi circostanti. Tra moderati saliscendi si raggiunge un bivio: qui si piega a sinistra aggirando le pendici del Monte Pendina. La dorsale si abbassa e si scende perdendo alcune decine di metri di quota. A tratti compaiono impianti di conifere, soprattutto pino strombo, che si accostano alla tipica vegetazione di latifoglie con castagni, querce, pioppo tremulo e brugo. Si trascura un’ulteriore diramazione verso destra e si prosegue in direzione nord salendo fina ad un altro bivio: si continua diritto per poi seguire il sentiero sulla sinistra contornato da un vigneto, mentre la pista principale continua a destra. Dopo aver toccato un’altra vigna il sentiero si restringe e sale poi nel bosco. Al successivo bivio si mantiene la destra mentre salendo a sinistra si raggiungerebbe la Cima Terla. Il sentiero procede stretto tra la bassa vegetazione arbustiva e gli affioramenti dei rossastri porfidi di questa zona. Si scende finchè il sentiero si allarga di nuovo presso un muretto a secco ed un capanno rustico. Si continua in direzione est ed il sentiero si trasforma in un’agevole pista che continua a perdere quota. Si trascura una deviazione a destra presso un vigneto e dopo pochi minuti si arriva a Castelletto Villa, Frazione di Rosaio.



GTB Tappa 40: Asei - Sostegno

Area turistica: Zona delle Terre Rosse Comune: Sostegno
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 3.94 km Dislivello: 170 m.

La partenza della tappa è all’incrocio tra la provinciale e la strada comunale che porta alla frazione Asei di Sostegno. Non appena imboccata la comunale di devia a destra dove si percorre un sentiero che evita il tornante della strada asfaltata. Poco dopo ci si immette nuovamente sulla comunale, che conduce fino alla chiesa della frazione.Prima della chiesa di devia a destra percorrendo una strada sterrata che, attraversando orti e vigne, porta al santuario di S. Bernardo. Dal santuario si percorre, in direzione Nord, il crinale principale, che, declinando dolcemente, porta al fine tappa lungo la strada comunale che collega Sostegno con Curino.



GTB Tappa 41: Sostegno - Azoglio

Area turistica: Valle del Basso Sessera e dello Strona, Zona delle Terre Rosse Comune: Crevacuore, Sostegno
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 5.74 km Dislivello: 150 m. GTB Tappa 41: Sostegno - Azoglio
La tappa parte dove termina la precedente, dalla strada comunale che collega Sostegno con Curino, dove si imbocca una strada sterrata che si percorre mantenendo la destra. Il percorso si inerpica nel bosco fino a raggiungere la dorsale nei pressi della cima Ribattini, prosegue in direzione Nord, sempre in cresta e su larga strada fino a oltrepassare il Massucco del Turlo, segue in leggera discesa fino ad un bivio. Tenendosi a destra si scende rapidamente di quota, verso un fondovalle che porta alla frazione Azoglio di Crevacuore.



GIORNO 12. Da Crevacuore a Coggiola
Partenza: Crevacuore (375 m) Arrivo: Coggiola (500 m) Tappe GtB: 42-45 Località intermedie: Ailoche (560 m), Alpe Noveis (1114 m) Lunghezza: 14,4 km Dislivello: 870 m in salita, 745 m in discesa Tempo di percorrenza: 8 ore Difficoltà: Escursionistica
Note: Lasciate le colline, il percorso sale verso la "piccola Svizzera biellese", ovvero l'Alpe di Noveis, stazione turistica molto frequentata tra le due guerre. Noveis è il punto di partenza ideale per le escursioni al Monte Barone, da cui si gode un eccezionale panorama su tutto l'arco alpino e la Val Padana.

Da Crevacuore un antico sentiero ripercorre il tracciato della vecchia strada comunale per Ailoche, attraversando i fitti boschi lungo il crinale del Colle Ramelle. Superato l'abitato di Ailoche saliamo verso la frazione Piasca, percorrendo per un breve tratto il tracciato Valli della Fede . Giriamo a sinistra accanto alla chiesetta, camminando su una strada forestale che attraversa un rio, costeggia alcune baite semidiroccate ed esce dal bosco in corrispondenza dell' Alpe Sparavera. Di fronte a noi vediamo il Monte Barone, che con i suoi 2044 m è la cima più alta del Biellese orientale.Camminiamo in salita fino a uno spiazzo asfaltato, tenendo la destra per imboccare una ripida scalinata che sale nel bosco; dopo un'area pic-nic percorriamo l'erta che sale verso la sommità del colle, dove gli Alpini hanno costruito una cappella da cui si può ammirare il panorama su tutto il Biellese orientale e sulla pianura.Valicata la Bocchetta di Noveis, percorriamo il fianco della montagna, e costeggiamo una balma, ricovero di emergenza ricavato tra due massi erratici. Arriviamo alla strada asfaltata che unisce Noveis a Coggiola, in corrispondenza della chiesetta delle Piane di Rivò , per poi scendere lungo la mulattiera per Viera, e quindi arrivare a Coggiola lungo un sentiero che taglia i tornanti della strada provinciale.

Tappa 42: Crevacuore - Ailoche
Tappa 43: Ailoche - Sparavera
Tappa 44: Sparavera - Piane di Viera
Tappa 45: Piane di Viera (Coggiola) - Coggiola

GTB Tappa 42: Crevacuore - Ailoche

Area turistica: Valle del Basso Sessera e dello Strona Comune: Ailoche, Crevacuore
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 2.5 km Dislivello: 245 m.

Questo itinerario percorre la vecchia strada comunale di collegamento tra Crevacuore ed Ailoche. Dal centro di Crevacuore si percorre la via Matteotti poi a sn via Marconi che dopo breve si trasforma in strada sterrata. All’altezza di una catena, che impedisce il passaggio, si devia a sinistra e si percorre un bosco. Dopo aver preso quota il sentiero diventa meno ripido, ma sempre in salita fino all’uscita del bosco, da dove si intravede il cimitero di Ailoche. La tappa termina oltrepassato il cimitero.


GTB Tappa 43: Ailoche - Sparavera

Area turistica: Valle del Basso Sessera e dello Strona Comune: Ailoche
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 4.74 km Dislivello: 527 m.

La tappa inizia dietro la chiesetta della frazione Piasca di Ailoche Si percorre, per un breve tratto, il tracciato della via della Fede. Al primo bivio si devia a sinistra per una pista forestale in salita. Si attraversa un rio, si costeggiano alcune case, delle baite semidiroccate, fino a prendere quota con alcuni tornanti. Si raggiungere l’alpe Sparavera, dove, sul piazzale a monte dell’alpe, termina la tappa..



GTB Tappa 44: Sparavera - Piane di Viera

Area turistica: Valle del Medio Sessera, Valle del Basso Sessera e dello Strona Comune: Coggiola, Ailoche, Caprile
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 3.15 km Dislivello: 75 m.

Dal piazzale che porta alla cascina Sparavera,termine della tappa precedente si segue la strada verso destra in piano, poi si sale a destra per il sentiero che conduce alla chiesetta alpina. Si segue ora la dorsale verso destra; ci si lascia alle spalle un ripetitore e si giunge in un punto i cui si notano i resti degli impianti di risalita realizzati nei decenni scorsi nella zona di Noveis. Si continua a seguire la dorsale scendendo infine alla non lontana Bocchetta di Noveis presso la quale esiste una fontana. Dal Bocchetto di Noveis si sale nel prato alla vicina Casa delle Volpi e si segue quindi il sentiero che attraversa a sinistra un rio procedendo poi piano e con alcuni saliscendi sulle pendici meridionali del Monte Gemevola tra felci e radi alberi. Si attraversa più avanti il Rio Vacchera e si continua sul panoramico sentiero che sviluppandosi verso sud-ovest tocca un caratteristico riparo sotto una balza rocciosa e scende quindi in modo deciso nel betulleto verso la strada asfaltata Piane di Coggiola Noveis.



GTB Tappa 45: Piane di Viera (Coggiola) - Coggiola

Area turistica: Valle del Medio Sessera Comune: Coggiola
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 4.04 km Dislivello: 23 m.

Dalla chiesetta delle Piane e si imbocca la pista che scende dalla parte opposta della strada asfaltata. Si ignora una vicina deviazione a destra e si passa accanto ad una cascina. Si piega quindi a destra e si assume la direzione sud. Passati tra due baite si lascia poco dopo sulla sinistra un’altra cascina ancora utilizzata. Dopo un tratto coperto di cemento la mulattiera scende ripida alla strada Coggiola-Noveis presso una fontanella. Pochi metri sull’asfalto e si imbocca il sentiero presso un tornante a sinistra. Si arriva velocemente a Viera superiore; tra le case si va a sinistra e dopo pochi passi si riprende a scendere su sentiero fino a ritrovare l’asfalto presso la chiesa di Viera. Si passa accanto alla chiesa a alla scuola e si riprende per un brevissimo tratto la mulattiera che taglia un tornante. Quindi ci si infila nel bosco continuando la discesa su Coggiola. Dopo un ultimo tratto su selciato nel castagneto pedonale si infila tra le prime case di Coggiola giungendo nella via principale presso la chiesa di san Giovanni.



GIORNO 13. Da Coggiola alle Piane di Veglio

Partenza: Coggiola (500 m) Arrivo: Piane di Veglio (960 m) Tappe GtB: 46-49 Località intermedie: Castagnea-Trivero (750 m), Santuario della Brughiera (810 m), Capomosso (820 m) Lunghezza: 17,2 km Dislivello: 974 m in salita, 514 m in discesa Tempo di percorrenza: 7 ore Difficoltà: Escursionistica
Note: Ecco il tratto più panoramico della GtB, che fino all'arrivo a Oropa percorrerà il versante meridionale dei rilievi che dominano la provincia. Un "sentiero balcone" che nel primo tratto corre parallelo alla scenografica Panoramica Zegna, la strada costruita da Ermenegildo Zegna a partire dal 1938.
Risaliamo il versante destro della Valsessera lungo un sentiero che costeggia i resti dell'ex lanificio Bozzalla Pel e alcune cappelle votive, fino a una strada asfaltata che imbocchiamo per raggiungere Castagnea. Attraversiamo il caratteristico abitato salendo fino a un ripido sentiero che entra nella foresta. Giunti in corrispondenza del cimitero di Trivero , scendiamo prima lungo una vecchia strada dismessa, e poi lungo un sentiero nel parco, fino ad incrociare la Strada Panoramica Zegna. Risaliamo verso il Villaggio Residenziale, superandolo per entrare nella "Foresta Parlante" , un interessante esperimento di didattica ambientale gestito dagli studenti di Trivero. Attraversati i pascoli delle Piane di Barbato , scendiamo verso il Santuario della Brughiera, e dopo aver percorso un tratto del sentiero per "diversamente abili" ci inoltriamo nel bosco, fino ad arrivare a Capomosso. Percorriamo la strada panoramica nella parte alta del paese, e alla borgata Ferchiani prendiamo un sentiero che sale nel bosco fino a una sella, oltre la quale scendiamo dolcemente nell'incantevole vallone del Poala, lungo il quale incontriamo alcune belle cascine. Proseguiamo quindi tra i pascoli fino alla strada asfaltata che sale alle Piane di Veglio.

Tappa 46: Masseranga (Portula)- Castagnea (Portula)
Tappa 47: Castagnea (Portula) - Santuario della Brughiera (Mosso)
Tappa 48: Santuario della Brughiera (Mosso) - Capomosso (Mosso)
Tappa 49: Capomosso (Mosso) - Piane di Veglio

GTB Tappa 46: Masseranga (Portula)- Castagnea (Portula)

Area turistica: Valle del Medio Sessera Comune: Portula
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 30 min Lunghezza del percorso: 3.03 km Dislivello: 250 m.

Si parte dal fondo della frazione di Masseranga. Ci si inoltra nella frazione fino ad una piazzetta collocata sulla destra. La si attraversa e si imbocca un sentiero sterrato che conduce fuori dalla frazione. Si tiene la sinistra proseguendo in piano nel bosco che caratterizza il versante destro del torrente Tessera. Lungo il percorso si incontra una vecchia fabbrica abbandonata, ed alcune cappellette. Dove il sentiero incrocia quello proveniente dalla frazione di Granero si tiene la destra procedendo in leggera salita. Si incrocia la pista che sale dalla frazione Scaglia di Portula. Si prosegue a destra e poi a sinistra si costeggia una recinzione ed ad un bivio si va a destra. Si prosegue lungo il sentiero tralasciando le diramazioni laterali fino ad incrocia re la strada asfaltata dove termina la tappa. Per raggiungere Castagnea si svolta a destra e si risale la strada asfaltata.



GTB Tappa 47: Castagnea (Portula) - Santuario della Brughiera (Mosso)

Area turistica: Valle del Medio Sessera, Zona della Valle di Mosso Comune: Portula, Mosso, Trivero
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore 30 min Lunghezza del percorso: 7.96 km Dislivello: 353 m.

La tappa ha inizio dove termina la precedente. Ci si addentra nell’abitato lungo una via acciottolata che costeggia la chiesa. Usciti dal centro abitato si sale ancora fra le case fino ad un prato, che si sale rapidamente fino ad un bosco di conifere. Si continua nella stessa direzione nell’abetaia ed al termine si gira ad angolo retto sulla sinistra incontrando poco più in basso a sinistra un edificio.. Il sentiero prosegue fra gli abeti costeggiando il complesso detto delle Romite Battistine. Si attraversa la strada asfaltata che conduce al monastero e si sale rapidamente a destra nel bosco fino ad immettersi in una pista presso il colle Craviolo lungo la statale della Panoramica Zegna. Si costeggia il piazzale sulla sinistra seguendo il viale che porta al cimitero della montagna di Trivero. Giunti presso l’ingresso del cimitero si scende a destra lungo una stradina che conduce alla conca dei rododendri. La si attraversa in discesa fino ad incontrare nuovamente la strada asfaltata che conduce al Villaggio residenziale di Trivero. Lo si costeggia fino al fondo della strada asfaltata, che si lascia per un sentiero a sinistra che passa sotto il muraglione di una abitazione, Si scende a sinistra verso il rio Scoldo che si attraversa su di un ponticello. Al bivio subito dopo il ponte si va a sinistra in leggera discesa. Si incontrano un paio di baite abbandonate e si giunge in località Piana del Monte, dove ci si inoltra nel percorso naturalistico denominato ” Foresta parlante”. Si sale nel bel castagneto fino alla strada asfaltata che attraversa i pascoli delle Piane di Barbato. Ci si immette sulla strada asfaltata, si superano alcune baite ristrutturate, fino ad incontrare sulla sinistra una mulattiera bordata da alti muri a secco. La si segue trascurando le diramazioni laterali, si costeggia la Cascina del Campanile, fino al bivio presso un cascinale abitato. Tenendo la sinistra dopo pochi metri si giunge al Santuario della Brughiera, dove termina la tappa.



GTB Tappa 48: Santuario della Brughiera (Mosso) - Capomosso (Mosso)

Area turistica: Zona della Valle di Mosso Comune: Mosso
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 30 min Lunghezza del percorso: 1.31 km Dislivello: 94 m.

Dal santuario della Brughiera ci si dirige alla vicina locanda della Brughiera e si continua aggirando su sentiero, ora attrezzato, il ristorante e passando su un ponticello. Si procede in piano giungendo ad una baita abbandonata. Si va a destra ad angolo retto e si continua tra lievi saliscendi nel bosco valicando un rio e passando nel prato appena a valle di una baita. Si continua in piano nella stessa direzione e si attraversa il torrente venala, sbucando all’inizio della borgata Capomosso di mosso. Si procede sulla strada asfaltata che attraversa la borgata tenendosi a monte della stessa. Si giunge all’estremità opposta dell’abitato in borgata Ferchiani dove l’itinerario finisce.



GTB Tappa 49: Capomosso (Mosso) - Piane di Veglio

Area turistica: Zona della Valle di Mosso Comune: Veglio, Mosso
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 4.92 km Dislivello: 277 m.

Alle porte della frazione Ferchiani, si imbocca la mulattiera che sale a destra, si passa sopra l’abitato.. Ad un bivio successivo si sale a destra e si giunge ad un poggio oltre il quale compare la conca del Rio Caramezzana. Punteggiata da alcune baite. Si continua a salire avendo in basso a destra l’edificio dell’ex locanda prealpina. Si incontra più avanti la deviazione che permette di scendere a cascina Crolle e a Pistolera, ma si sceglie il sentiero che sale fino alla piccola costruzione di un acquedotto. Ora il sentiero volge a sud-ovest iniziando la salita nel bosco di castagni e betulle. Al culmine della salita si perviene ad una sella della dorsale che si stacca dalla Cima della Ragna. Si procede in leggera discesa verso il Vallone del Poala trascurando una deviazione che sale a destra e una che scende a sinistra. Si compie ora una netta curva a destra assumendo la direzione nord che permetterà di risalire il vallone Poala. Ad un bivio poco distante si sale a destra e si prosegue in un ambiente aspro caratterizzato da elevate pendenze del versante, rade betulle, arbusti, felci e saliscendi continui. Camminando a tratti su affioramenti rocciosi si passa accanto al manufatto di un acquedotto che reca la data del 1968 e si giunge ad un rudere. Si continua nella stessa direzione al successivo bivio. Giunti ad una grande baita ancora utilizzata si valica il rio Poala in un punto in cui le piene hanno inciso notevolmente l’alveo. Si segue il sentiero nel pascolo fino ad un nuovo rio oltre il quale compare la cascina Grosso. Si procede oltre attraversando anche il Rio Colombaro, quindi il sentiero comincia a perdere quota nel bosco di betulle. Ci si volge ad occidente mentre la pendenza si attenua e si attraversa un altro rio. Il sentiero assume poi la direzione sud e procede fino ad un boschetto di conifere sulla destra; segue una breve salita poi il sentiero si allarga e giunge ad un bivio. Si continua in discesa nella stessa direzione ormai in prossimità delle Piane di Veglio. Si giunge così alla strada asfaltata dove termina l’itinerario.



GIORNO 14. Dalle Piane di Veglio a Quittengo

Partenza: Piane di Veglio (960 m) Arrivo: Quittengo (800 m) Tappe GtB: 50-54 Località intermedie: Falletti (805 m), Tomati (842 m), Oriomosso (1036 m) Lunghezza: 20,2 km Dislivello: 793 m in salita, 953 m in discesa Tempo di percorrenza: 8 ore 10' Difficoltà: Escursionistica
Note: Un itinerario particolarmente impegnativo per la lunghezza e i continui saliscendi, particolarmente affascinante per il susseguirsi di ampi pascoli panoramici, fitti boschi, caratteristici borghi. Una breve deviazione conduce al Santuario del Mazzucco, edificato nel XVII secolo.
Dalle Piane di Veglio la carrareccia sale tra baite e boschi di faggio fino ad arrivare alla "Strada dell'alpe", un'antica via di transumanza che imbocchiamo in discesa fino a un bivio: proseguendo diritto possiamo raggiungere il Santuario del Mazzucco, mentre per continuare il percorso prendiamo il sentiero a destra. Attraversata la bella conca di Carcheggio, raggiungiamo le baite di Monduro proseguendo poi in discesa al limite del pascolo, lungo una mulattiera bordata da muri a secco, fino al guado sul torrente Strona. Risaliamo il versante destro della valle su una comoda mulattiera che conduce al villaggio di Trabbia, per poi attraversare un fitto bosco. Superata Cascina Galletta, costruita in una bella posizione soleggiata e panoramica, imbocchiamo la pista forestale che taglia i versanti meridionali del Monte Casto. I pannelli del percorso didattico illustrano la vegetazione lungo la carrozzabile, fino alla strada asfaltata che sale a Pratetto.Dal circolo Arci di Pratetto prendiamo il sentiero verso la valletta del Rio Marezza, che attraversiamo per arrivare a Falletti. Entrati in Valle Cervo su un percorso misto che conduce verso il Rio Bogna, lo attraversiamo per imboccare la pista per Rialmosso, e dopo avere attraversato il centro di Tomati saliamo verso Oriomosso. Percorriamo la mulattiera che scende ad Albertazzi, e da qui a Quittengo.

Tappa 50: Piane di Veglio - Sant. Del Mazzucco (Camandona
Tappa 51: Santuario Del Mazzucco (Camandona) - Trabbia (Callabiana)
Tappa 52: Trabbia (Callabiana) - Pratetto (Tavigliano)
Tappa 53: Pratetto (Tavigliano) - Falletti (Sagliano)
Tappa 54: Falletti (Sagliano) - Quittengo

GTB Tappa 50: Piane di Veglio - Sant. Del Mazzucco (Camandona)

Area turistica: Zona della Valle di Mosso Comune: Camandona, Veglio
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora Lunghezza del percorso: 3.2 km Dislivello: 73 m.

Dalle Piane di Veglio si sale ad uno slargo che funge anche da parcheggio si imbocca la stradina assai ripida che passa tra alcune baite. La pendenza poi si attenua e si continua su sterrato fino al rio Overa che si attraversa. Si procede ora in leggera salita sempre su pista lasciandosi alle spalle una baita abbandonata e poi un grande traliccio presso una baita ristrutturata. La pista piega ora a destra e diviene pianeggiante. Si cammina per qualche minuto in piano mentre a sinistra in basso compaiono alcune baite e notevoli faggi bordano la via.Compiuta una netta curva a destra, la pista piega verso nord entrando nel bacino del rio Berguso. Si continua prima in falsopiano e poi in discesa fino ad incontrare la strada dell’alpe a fondo naturale Cerale-Bocchetto Tessera, storica via della transumanza ancora frequentata. Si segue la mulattiera in discesa; poco prima della ex locanda alpina Bunda Granda il tracciato della GTB termina. piega a destra verso la località Carcheggio per un sentiero che conduce alla località Carcheggio. Il nostro itinerario può invece continuare ancora per qualche minuto in discesa fino al santuario del Mazzucco di Camandona dove termina la tappa.


GTB Tappa 51: Santuario Del Mazzucco (Camandona) - Trabbia (Callabiana)

Area turistica: Zona della Valle di Mosso Comune: Callabiana, Camandona
Tipo di percorso: EscursionisticoMezzo di trasporto: A piediGrado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 4.1 km Dislivello: 115 m.

Dalla ex locanda alpina Bunda Granda il tracciato della GTB piega a destra per un sentiero che conduce alla località seguendo il sentiero segnalato L 71 verso Carcheggio. Si scende ad attraversare il Rio Berguso giungendo in breve alla bella conca dei pascoli del Carcheggio. Si passa tra le prime baite e si prosegue su una pista che compie un’ampia curva a destra del pascolo.Si scende lungo il pascolo costeggiando alcune baite, per poi immettersi in una zona boscosa che porta a due baite isolate. Oltre la cascina di mezzo al bivio si continua a sinistra sempre su pista passando tra i bei castagni di quest’area. Poco oltre un pannello illustrativo sul castagno si lascia la pista per uno stretto sentiero che conduce ad una vicina baita; si scende ad attraversare un ramo del rio Barguso su un ponticello e subito dopo si mantiene la destra nel bosco arrivando a costeggiare una recinzione nei pressi delle baite di Monduro. Alle baite si punta in discesa al limitare del pascolo avendo come riferimento alcuni grandi castagni. Raggiunti i castagni si piega a destra percorrendo una mulattiera bordata da muri a secco e invasa a tratti da vegetazione. Si scende nel bosco in direzione sud-ovest incontrando alcuni ruderi e un muro a secco. Si cala verso lo Strona che si raggiunge in prossimità di un guado che non permette tuttavia l’attraversamento in caso di pioggia. Attraversato il torrente si risale il suo versante destro in moderata salita sulla comoda mulattiera che conduce a Trabbia. Si cammina in direzione sud-est fino ad una cappella e alla deviazione si scende a sinistra fino alla frazione Trabbia dove finisce il percorso.


GTB Tappa 52: Trabbia (Callabiana) - Pratetto (Tavigliano)

Area turistica: Valle del Cervo, Zona della Valle di Mosso Comune: Tavigliano, Callabiana
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà : Tempo di percorrenza: 2 ore Lunghezza del percorso: 5.8 km Dislivello: 217 m.

Nella parte superiore della borgata Trabbia inizia il sentiero che deviando verso destra sale fino ad una cappelletta , dove piegando a sinistra si immette nella pista che porta a Pratetto. Si cammina sulla mulattiera in leggera salita fino a cascina Galletta in posizione soleggiata e panoramica. Passati dietro le baite si scende a attraversare un ruscello per iniziare poi a salire passando accanto ad alcuni ruderi. Una ripida ma breve salita conduce ad una larga mulattiera che si segue verso sinistra, evitando un altro sentiero che si spinge sempre a sinistra ma in discesa. In breve la mulattiera diviene una comoda pista forestale che taglia i versanti meridionali del Monte Casto. La pendenza man mano si attenua ad il cammino si fa pianeggiante. Si tralasciano una serie di deviazioni a sinistra in direzione di alcune borgate di Andorno e si evita parimenti un tagliafuoco che sale ripido verso destra. La pista attraversa estesi rimboschimenti di conifere che si sviluppano perlopiù a monte del tracciato. Si evita un ulteriore sentiero a destra che sale al Monte Casto e, dopo una netta curva a destra si incontrano alcune panchine e ci si innesta nella strada asfaltata che sale da Tavigliano avendo ormai fatto ingresso nel bacino del Cervo.La pista forestale sfocia sulla strada asfaltata, dove termina l’itinerario.



GTB Tappa 53: Pratetto (Tavigliano) - Falletti (Sagliano)

Area turistica: Valle del Cervo Comune: Sagliano Micca, Tavigliano
Tipo di percorso: EscursionisticoMezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 42 min Lunghezza del percorso: 2.02 km Dislivello: 5 m.

Nei pressi della trattoria in località Pratetto si prende il sentiero che scedne nella valletta del Rio Marezza. Si passa accanto ad una baita e si attraversa un rio fino ad una baita ristrutturata in mezzo ad un prato. Si segue il sentiero che scende in modo netto lungo la dorsale a pascolo fino ad un'altra baita. Si prosegue attraversando un rio, per proseguire sullo spartiacque erboso che separa i due rii.Si toccano successivamente due cascine, dopo la seconda si abbandona lo spartiacque e il sentiero piega a destra. Si attraversano alcuni ruscelli e poi il rio Vallunghe, trascurando una deviazione a destra verso monte. Si scende lungo l'agevole sentiero e si attraversa un altro ramo del Vallunghe evitando una deviazione a destra in salita. La pendenza diminuisce e si attraversa un ultimo tratto del bosco verso frazione Falletti di Sagliano, dove termina la tappa. Si tiene la destra per entrare nell'abitato e lo si attarversa per intero, fino alla strada asfaltata che si segue fino ad un tornante sulla sinistra dove inizia la tappa successiva.


GTB Tappa 54: Falletti (Sagliano) - Quittengo

Area turistica: Valle del Cervo Comune: Quittengo, Sagliano Micca
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore 12 min Lunghezza del percorso: 5.06 km Dislivello: 383 m.

Superata la frazione di Falletti, si imbocca a destro lo sterrato che sale fino ad un bivio dove si tiene la sinistra. Si procede in piano e poi in discesa sulla stradina fino ad un nuovo bivio presso una curva. Si sale a destra per un sentiero che si sviluppa in un bosco, attraversa un rio e conduce al bel alpeggio di Sella con ampio pascolo. Si passa oltre i casolari e si svolta nel prato verso sinistra scendendo fino ad attraversare il Rio Bogna su un ponticello. Al successivo bivio si sale a destra arrivando alla cascina Naulito. Proseguendo si incrocia la pista per Rialmosso che si imbocca a sinistra scendendo lievemente. Superata una cappella votiva, prima di un fabbricato, si abbandona la pista per un sentiero, che prosegue fino alle prime case di Rialmosso. Si scende a sinistra fino ad incontrare la strada asfaltata. Girando a destra si percorre la strada per un breve tratto e, dopo aver attreversato il ponte, si svolta a destra imboccando la pedonale che passando attraverso la frazione di Tomati sale ad Oriomosso. Il sentiero esce sulla strada asfaltata, si gira a destra, e dopo pochi metri si svolta nuovamente a destra sulla pedonale. Si attraversa una piazzetta mantenendo la destra fino ad arrivare alla frazione di Oriomosso, dove ad un incrocio, si svolta a sinistra sulla pedonale per Albertazzi. Seguendo la via acciotolata si giunge all'ingresso della borgata che si attraverso fino alla parte inferiore seguendo le indicazioni per Quittengo, e trascurando la deviazione a destra per Ballada. Ignorata una diramazione a destra, sempre per Ballada si segue la pedonale fino all'ingresso di Quittengo, dove termina la tappa.




GIORNO 15. Da Quittengo al Santuario di Oropa

Partenza: Quittengo (800 m) Arrivo: Santuario di Oropa (1150 m) Tappe GtB: 55-57 Località intermedie: Driagno (770 m), Riabella (880 m), Oneglie (777 m) Lunghezza: 16,6 km D islivello: 824 m in salita, 474 m in discesa Tempo di percorrenza: 6 ore 40' Difficoltà: Escursionistica
Note: La prima parte del percorso attraversa alcuni antichi borghi, ormai presidiati durante l'inverno solo da pochi anziani abitanti. La seconda parte dell'itinerario percorre il Tracciolino, un sentiero panoramico che sembra progettato da un architetto del paesaggio.
Una volta scesi fino al torrente Cervo, lo attraversiamo in località Asmara. Saliamo a Mortigliengo, proseguendo in un bosco misto di abeti e faggi verso Bariola. Da qui, in caso di forti piogge conviene raggiungere Driagno per la strada asfaltata, altrimenti si prosegue sul sentiero per affrontare l'impegnativo guado del torrente Rivazza.Da Driagno imbocchiamo il ripido sentiero che conduce a un poggio panoramico detto "il Belvedere" . Proseguiamo fino ad alcune baite in rovina e alla cappella Orio delle Vigne, circondata dagli imponenti castagni del "Parco degli Arbo". Attraversiamo l'abitato di Riabella, dove i più attenti possono notare alcune abitazioni con muri a secco che rasentano la perfezione, proseguendo sull'ampia mulattiera.Guadiamo il Rio Luchiana, dopo un tratto su carrareccia arriviamo ad Oneglie e giriamo a destra per il sentiero E5, che sale ripido verso il Monte Cucco. La fatica della salita più impegnativa della GtB è ripagata dalla bellezza del percorso che ci attende lungo il sentiero E1, che collega il Santuario di San Giovanni in valle Cervo con il Santuario di Oropa. Dopo uno straordinario percorso panoramico sul versante meridionale del Cucco entriamo nella foresta, che attraversiamo per arrivare a un punto panoramico, dove si può ammirare l'imponente mole del Santuario di Oropa, che col suo Sacro Monte è Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Tappa 55: Quittengo - Driagno (San Paolo Cervo)
Tappa 56: Driagno (San Paolo Cervo) - Oneglie (Sagliano)
Tappa 57: Oneglie (Sagliano) - Oropa

GTB Tappa 55: Quittengo - Driagno (San Paolo Cervo)

Area turistica: Valle del Cervo Comune: Quittengo, San Paolo Cervo
Tipo di percorso: EscursionisticoMezzo di trasporto: A piediGrado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 42 min Lunghezza del percorso: 3.09 km Dislivello: 134 m.

Da Quittengo si imbocca la pedonale che si stacca in discesa verso il fondovalle del Cervo ed in pochi minuti si arriva alla provinciale Biella-Piedicavallo. Si prosegue in direzione San Paolo Cervo attraversando il Ponte delle Fontane in prossimità dell'albergo Asmara. Si imbocca la pedonale sulla destra che sale verso Oretto-Mortigliengo. Si prosegue sulla pedonale acciotolata che costeggia la strada asfaltata e poco dopo l'attraversa per due volte. Giunti a Mortigliengo si attraversa l'abitato e si prosegue sulla mulattiera per frazione Bariola. Si procede fino al termine dell'abitato, dove si trova un lavatoio ed un campo da bocce. Si attraversa un rio, e si percorre poi un tratto ripido in discesa verso un rio. Lo si attraversa e si prosegue attraversando una faggeta prima, e poi si costeggia una abetaia. Il percorso attraversa un vecchio ponticello in pietra, per proseguire lungo un tratto roccioso con parapetto prima di giungere a fraz. Bariola nella parte superiore della borgata. Attraversato l'abitato di Bariola si segue, lungo un sentiero ripido, in discesa in direzione Driagno fino alla strada asfaltata dove termina l'itinerario.



GTB Tappa 56: Driagno (San Paolo Cervo) - Oneglie (Sagliano)

Area turistica: Valle del Cervo Comune: Sagliano Micca, San Paolo Cervo
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 1 ora 42 min Lunghezza del percorso: 4.97 km Dislivello: 194 m.

Si attraversa la caratteristica frazione Driagno su percorso asfaltato, oltrepassata la chiesa parrocchiale, si imbocca il sentiero per Riabella. Il sentiero, attraversato il rio Driagno, sale lungo un bosco di conifere, fino ad un poggop panoramico detto il Belvedere. Si incontra poi una pietraia alquanto sconnessa, che si supera in discesa fino ad incontrare la vecchia mulattiera a tratti rovinata dall'erosione fino a che il percorso si fa pianeggiante e procede in direzione sud - est fino alle baite in rovina ed alla cappella Orio delle Vigne,circodante da castagni con esemplari imponenti (Parco degli Arbo). Si esce sulla strada asfaltata e si prosegue in salita verso l'abitato di Riabella per seguire la direzione Oneglie lungo una bella mulattiera. Si incontra la cascina Matellera, seguita da alcuni ruderi costruiti con blocchi di sienite provenienti dalla cava della Balma, e si scende lungo il rio Luchiana, caratterizzato da fondo roccioso. Attraversato il rio si prosegue lungo una pista a servizio dell'acquedotto fino ad incontrare la pista agro-silvo-pastorale Oneglie-Cascina San Martino.



GTB Tappa 57: Oneglie (Sagliano) - Oropa

Area turistica: Valle Oropa, Valle del Cervo Comune: Biella, Pralungo, Sagliano Micca
Tipo di percorso: Escursionistico Mezzo di trasporto: A piedi Grado di difficoltà: Tempo di percorrenza: 2 ore 36 min Lunghezza del percorso: 8.5 km Dislivello: 496 m.

Ci si inoltra nella frazione di Oneglie, fino ad incontrare sulla destra un sentierino, che sale costeggiando una recinzione. Il sentiero prosegue aggirando un'abitazione per uscire nel bel castagneto sovrastante. Si raggiunge velocemente il filo della dorsale e si prosegue su questa fra prati e castagni isolati. Al culmine del crinale si incontrano le baite della località Piane. Ci si tiene sulla destra degli edifici e si prosegue per il sentiero che penetra nel bosco e sale raggiungendo prima una baita e poi un rudere. Oltre si incontra un bosco di betulle da cui si esce sulla pista di servizio per la cascina S.Martino. Si segue la pista in salita verso sinistra, trascurando poco dopo una deviazione a sinistra. Al termine della pista compare la cascina S.Martino. Da qui si imbocca il sentiero che sale a sinistra nel pascolo alle pendici del Monte Cucco. Si segue la recinzione fino ad incontrare sulle destra una traccia di sentiero che sale in modo deciso raggiungendo il tracciolino San Giovanni - Oropa. Si segue il tracciolino verso sinistra e dopo una netta curva a destra si assume la direzione ovest verso il Santuario d'Oropa facendo ingresso nel bacino del torrente Oropa. Si procede in piano sul comodo tracciato trascurando una diramazione che sale a destra. Si attraversano un paio di ruscelli e si giunge ad un alpeggio in posizione panoramica sul pascolo. Si continua in piano attraversando una pietraia e abbandonando quindi l'aperto ambiente a pascolo, in cui ci si è finora mossi, per entrare nel bosco. Si attraversa il Rio Grande e si continua sull'agevole sentiero attraversando di nuovo una pietraia per poi affrontare l'ultima parte del percorso verso l'ormai vicino santuario. Il sentiero si congiunge con la pedonale che parte da Oropa. Presso il punto panoramico sulla conca del Santuario d'Oropa, si svolta a destra addentrandosi in una bella faggeta e si giunge al ponte sul torrente Oropa. Attraversato il torrente, si giunge ai limiti del complesso del Santuario d'Oropa dove termina la tappa.

Fine